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Tiziano Ferro dopo il matrimonio: “Sono cattolico, il mio è un Dio che ama”

Spettacolo
Tizano Ferro e Victor Allen nella foto che accompagnava l'annuncio del matrimonio
I titoli di Sky Tg24 delle 8.00 del 16/07/2019
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I titoli di Sky Tg24 delle 8.00 del 16/07/2019
01:11 min

In un lungo messaggio, pubblicato sul Corriere della Sera, il cantante racconta il non semplice percorso che l'ha portato fino alle nozze, un evento “molto più grande di Victor e me. Riguarda tutti”

Tiziano Ferro, a pochi giorni dalla cerimonia di Sabaudia con cui ha sposato Victor Allen (dopo una primo rito celebrato negli Stati Uniti), racconta a cuore aperto le sue sensazioni e il percorso che l'ha portato fin qui in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera.

I ricordi del passato

“Fino a pochi anni fa nessuno conosceva la mia storia - esordisce il cantante - solo le chiese, il mio inconscio, i miei quaderni; qualche cuscino, la mia mente e le sue stanze. Solo io, a guardarmi ogni mattina allo specchio, senza apprezzarmi. Per poi ricominciare. Finché ho conosciuto l’amore”. Un approdo a cui l'artista è però giunto solo dopo un percorso di ricerca: “Mi ricordo quando, appena ventenne, sfogliavo libri in cui si parlava di omosessualità. Avevo il terrore di ritrovarmi nelle storie raccontate esplicitamente, quando timoroso andavo a cercare quei volumi stipati in un settore piccolissimo nelle librerie del centro di Latina”. Lì cercava “una strada, un suggerimento, la salvezza, o forse solo cose che conoscevo già ma che - viste nero su bianco - forse mi sarebbero sembrate più semplici. Ero uno su tremila in quelle librerie e mentre leggevo i risvolti di copertina mi sembrava che tutti gli altri guardassero solo me”.

Il rapporto con la religione e la centralità dell'essere umano

“'Io sono cattolico' ho sentito dire a tanta gente indignata di fronte alle manifestazioni a sostegno dei diritti degli omosessuali”, prosegue Ferro che poi sottolinea: “Anch’io sono cattolico. Ma il messaggio che porto nel cuore è quello dell’amore universale, della carità, del soccorso reciproco, del rispetto per tutti, della compassione. Né ragione, né torto; questa è semplicemente la mia esperienza, la mia storia”. L'artista invita a mettere “al centro l'essere umano”: “Le donne, gli uomini, i bambini, gli esseri umani tutti. E la famiglia in ogni sua accezione, purché al centro ci siano sempre amore e protezione”. Un contesto ideale che in questi anni il cantante ha però sentito lontano dalla realtà di tutti i giorni, soffrendone: “La disparità di diritti mi ha fatto sentire deluso, amareggiato, arrabbiato”.

Il Dio di Tiziano Ferro e l'importanza del matrimonio

La star tratteggia poi le caratteristiche del “suo” Dio: “Il mio è un Dio che ama, che custodisce, che non chiede pegno. È un Dio simpatico. Un miracolo è tutte le volte che una cosa riesce meglio di come te l’aspettavi. Un miracolo è tutte le volte che la vita è più bella di come l’avevi immaginata”. La chiusura richiama infine il matrimonio appena celebrato, che deve diventare un messaggio per tutti: “La cosa è molto più grande di Victor e di me. Riguarda tutti. Riguarda ogni ragazzino nascosto in mezzo agli scaffali di una libreria, con quel libro in mano. Uno su tremila. E riguarda ogni italiano libero, onesto, e innamorato come me di quel Dio simpatico”.

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