Claudio Bisio, dopo la sua partecipazione al Festival: "Mai più Sanremo"

Spettacolo

Andrea Cominetti

Il giurato di «Italia's Got Talent» racconta i giorni della kermesse: «Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso»

A due settimane dalla fine della 69esima edizione del Festiva di Sanremo (conclusa con la controversa vittoria di «Soldi» di Mahmood), Claudio Bisio fa un bilancio della propria esperienza sul palco dell’Ariston accanto all’altro Claudio (Baglioni) e a Virginia (Raffaele).

E, in una lunga intervista, al quotidiano «Repubblica» si toglie più di un sassolino dalla scarpa, sottolineando le svariate difficoltà incontrate in quei giorni: «Non parlerei di pressioni o censura, ma proprio di clima Rai: pesante, faticoso. Dietro le quinte c’era timore per ogni cosa» ammette il conduttore, ora impegnato nella giuria di «Italia’s Got Talent», specificando la sua ferma intenzione di non ripetere più l’esperienza.

Molto più facile da ospite

«L’ho promesso a mia moglie» precisa, aggiungendo di aver scoperto che «non si può essere di lotta e di governo». Ovvero «fare lo 'spacca tutto' e poi annunciare 'ecco a voi la canzone…'. Ho tenuto fede al compito che mi era stato dato: presentare. L'altra mia unica volta a Sanremo, da ospite della finale, sette anni fa, ed eravamo pure sotto elezioni, fu più facile: arrivai con un monologo forte, duro, che partiva anticasta e finiva con un pugno nello stomaco verso noi italiani. Stavolta era tutto più complicato».

Lo stop alla satira

Più che la manifestazione in sé, pare, dalle parole del comico milanese, sia stata la dirigenza a decidere di mettere un freno alla satira, anche quella più innocua. Come nel caso della gag musicale assieme alla showgirl svizzera Michelle Hunziker, sua ex spalla in «Zelig».

«Con Michelle abbiamo fatto ‘La lega dell’amore’, un pezzo di un mio spettacolo di 25 anni fa, inserito poi in un disco con Elio e le storie Tese. Il ritornello è ‘gioia fratellanza cuore amore mamma t’amo e nulla più’… Beh, non sa i problemi. È stata sollevata perfino la par condicio, perché c’era ‘lega’. Io in Rai c’ero stato 25 anni fa con ‘Cielito lindo’, la Rai di Guglielmi, Frassa& È tutto cambiato, sospettoso. Certo, è cambiato anche il mondo, si è incattivito. Sui social mi dicono cose come ‘sporco comunista’».

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