Da “Una vita in vacanza” al tavolo dei giudici del talent show di Sky Uno, senza abbandonare mai le camicie Anni ’70 e il gusto retrò. Perché la moda è un linguaggio e lui lo ha capito benissimo
È di moda Lodo Guenzi. Il nuovo giudice di X Factor 2018 porterà al tavolo del talent show di Sky Uno anche le sue magliette con le scritte e le camicie con stampe improbabili, perché la moda è un linguaggio e lui lo ha capito benissimo.
Le tendenze di massa sono agli antipodi rispetto allo stile del leader del gruppo Lo Stato Sociale (Lodo ha pubblicato sui social una foto con girocollo blu elettrico e la scritta: “Non ci prenderemo mai le misure”) ma per lui gli abiti e l’autoironia, anche nel vestire, sono un mezzo per comunicare. Si è visto anche nella sua prima apparizione a X Factor: prima che arrivasse la notizia che avrebbe preso il posto di Asia Argento accanto a Fedez, Mara Maionchi e Manuel Agnelli, Lodo Guenzi infatti si era già seduto al tavolo della giuria nella seconda puntata di audizioni come “quinto giudice” e in quell’occasione aveva indossato una maglietta con la scritta: “Voglio un amico famoso”.
Non prendersi sul serio, forse, è il modo più efficace per fare arrivare ciò che si dice. D’altra parte il suo nome su Instagram è “Influguenzer”, il suo profilo non ha la spunta blu che viene data per riconoscere gli account ufficiali delle celebrità e sulla notorietà esplosa improvvisamente dopo il successo del brano "Una vita in vacanza" e il secondo posto all'ultimo festival di Sanremo, lui scherza pubblicando foto in cui si paragona a Topo Gigio alternate a quelle dei concerti. Ironizza spesso sui suoi capelli disordinati e accanto alla foto di un alpaca ha scritto: ”Passi la vita a cercare te stesso e poi...”.
Il suo stile è vintage e alterna t-shirt con la scritta “Voglio un gattino” o “Voglio le coccole” a camicie con gigantesco collo e fantasie Anni '70. Il gusto per il retrò è una delle poche concessioni che fa alle mode e manie del momento. Fuori dal palco indossa camicie fuori dai pantaloni e maglioncini infeltriti con jeans larghi.
L’ostentata noncuranza però non deve trarre in inganno. Tutti i componenti della band dello Stato Sociale una volta si sono presentati a un concerto con i vestiti a pezzi, una manica sì e una no, una gamba dei calzoni sì e una no. “Eravamo nudi al 40%, come il 40% dei giovani italiani senza lavoro e senza garanzie. È pieno il mondo di band che non si espongono politicamente, non fanno niente di terribile loro e non fa nulla di male il loro pubblico. Semplicemente, noi non siamo questo”. Lo stile (anche quando si finge di non averlo) è personalità.
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