Il film su Cucchi a Venezia 75, la sorella: "Ridà dignità a Stefano"

Spettacolo
Il cast del film (Kika)
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Sulla mia pelle racconta gli ultimi giorni di vita del 30enne e ha aperto la sezione “Orizzonti” della Mostra. Dopo la proiezione Ilaria Cucchi, su Facebook, si dice commossa e si rivolge a Salvini: “Voglio incontrarlo, guardarlo negli occhi”

Si è guadagnato sette minuti di applausi e tanta commozione. “Sulla mia pelle”, il film di Alessio Cremonini che racconta la storia di Stefano Cucchi, ha aperto la sezione “Orizzonti” della 75° Mostra del cinema di Venezia. In sala tutto il cast del film – con Alessandro Borghi che interpreta Stefano – e la sorella Ilaria. “È un'emozione grande ripercorrere tutto quello che è stato e vedere un sentimento così forte anche in tutti quelli che hanno avuto un ruolo in questo film e che hanno messo l'anima dall'inizio alla fine", ha detto Ilaria Cucchi al termine della proiezione, dopo aver abbracciato a lungo attori, produttori e regista.

Il messaggio di Ilaria Cucchi su Facebook

Un abbraccio che Ilaria Cucchi ha voluto postare anche su Facebook, con un video che mostra proprio il lungo applauso e le lacrime scese in sala, a Venezia. “Sono profondamente commossa”, ha scritto in un lungo post che accompagna il video. “Sento gli applausi della gente. Le 1.500 persone che stipano il cinema si stringono tutte intorno, quasi tutte in lacrime. Questa è la gente intorno a noi”. Il messaggio poi continua, con riferimenti alla morte del fratello e alla mancanza di una legge contro la tortura “perché lega le mani alla polizia. Ma la polizia non sente il bisogno di avere quelle mani libere che sarebbero sporche di sangue”. Un attacco rivolto, in particolare, al ministro dell’Interno. “Voglio incontrare questo famoso ministro Salvini. Pubblicamente. Guardarlo negli occhi. Senza dire nulla. Fargli abbassare quello sguardo freddo ed inespressivo”.  L’ultima frase, dedicata al fratello, chiude il messaggio: “Tu sei un atto d’accusa vivente, sì, vivente, contro quel modo di pensare ignorante e violento. Tu che di violenza sei morto”.

Gli ultimi giorni di Stefano Cucchi

Di quella violenza parla “Sulla mia pelle”, della morte di Stefano Cucchi, avvenuta il 22 ottobre 2009 nella struttura protetta dell’ospedale Pertini, di Roma. Gli ultimi sei giorni della vita del 30enne romano, fermato dai carabinieri perché in possesso di droga e morto mentre era in custodia, vengono riportati in vita da Alessandro Borghi, che per girare il film ha dovuto perdere 18 chili. La sceneggiatura si basa sui racconti dei familiari e sugli atti dell’inchiesta che oggi, quasi nove anni dopo il decesso, non ha ancora stabilito una verità giudiziaria (il processo bis è ancora in corso a carico di cinque carabinieri, mentre nel primo gli agenti di polizia penitenziaria e i medici sono stati tutti assolti). "Questo film secondo me è e sarà uno strumento importantissimo per restituire un’anima e una dignità a mio fratello e anche attraverso di lui per rappresentare una speranza per molti altri”, ha aggiunto Ilaria Cucchi al termine della proiezione. “Di questo film secondo me si parlerà molto a lungo".

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