Hollywood, a rischio la stella di Donald Trump sulla Walk of Fame
SpettacoloIl consiglio comunale di West Hollywood ha chiesto la rimozione per le posizioni del presidente in fatto di immigrazione. La decisione spetta alla città di Los Angeles e alla Camera di commercio di Hollywood
Donald Trump potrebbe perdere la sua stella sulla Walk of Fame: il Consiglio comunale di West Hollywood ha approvato all'unanimità ieri sera una risoluzione in cui si chiede di rimuoverla dal celebre marciapiede, ma non è detto che la richiesta venga accolta dalla città di Los Angeles e dalla Camera di Commercio di Hollywood.
La richiesta
A chiedere la rimozione della stella di Donald Trump sono stati il sindaco di West Hollywood, John D'Amico, e la consigliera Lindsey Horvath: "La risoluzione non è stata approvata perché Donald Trump è un conservatore o un repubblicano”, ha spiegato il primo cittadino. "Guadagnarsi una stella sulla Hollywood Walk of Fame è un onore. Quando qualcuno sminuisce e attacca le minoranze, gli immigrati, i disabili o le donne, l'onore non esiste più" ha concluso D’Amico.
Il possibile rifiuto
L'ultima parola spetta comunque alla città di Los Angeles e alla Camera di Commercio di Hollywood, che si è sempre opposta alla rimozione delle stelle di celebri personaggi dello spettacolo investiti da polemiche, come Bill Cosby e Kevin Spacey. Già nel 2015 l'allora presidente e amministratore delegato, Leron Gubler, commentando i tentativi di rimuovere la stella di Cosby, accusato di molestie da numerose donne, disse: "Una volta che una stella viene aggiunta al Walk è considerata parte del tessuto storico della Walk of Fame di Hollywood". E poi: "Per questo non abbiamo mai rimosso una stella dal marciapiede".
Gli attacchi alla stella
La stella di Trump fu inaugurata nel 2007 come riconoscimento per il successo del reality show "The Apprentice", per anni condotto dal tycoon. Ma da quando Trump è entrato in politica ha subito più di un atto vandalico. L'ultimo risale al 25 luglio scorso, quando un uomo l'ha completamente distrutta con un piccone: il colpevole, il 24enne Austin Clay, è stato incriminato ieri a Los Angeles con l'accusa di vandalismo, e rischia fino a tre anni di carcere. Prima di allora era stata vandalizzata alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2016, con un piccone e un martello.