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"This is America", il video di Childish Gambino che scuote gli Usa

Spettacolo
Un frame del video di "This is America"

Il nuovo brano di Donald Glover è un'accusa alle contraddizioni degli Stati Uniti tra armi facili e condizione degli afroamericani. Nella clip, che ha ottenuto 50 milioni di visualizzazioni in 3 giorni, coreografie simboliche e citazioni si alternano a caos e violenza

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Un grido d’allarme, ma anche un atto d’accusa verso la cultura delle armi facili e di denuncia per la condizione degli afroamericani negli Stati Uniti: sta facendo molto discutere il video di “This is America”, il nuovo brano di Childish Gambino, incarnazione musicale dell’attore Donald Glover. Quasi 50 milioni di visualizzazioni in tre giorni sul web e numerosi tentativi del pubblico, ma anche dei media americani, di decifrare i messaggi contenuti nella clip e nel testo del brano, dalla forte valenza politica e sociale. Quello di "This is America" è un video dai forti contenuti simbolici, dove tipiche espressioni della cultura afroamericana - gospel, balli di gruppo, rap – si accompagnano ad improvvisi scatti di violenza. Nel video, diretto da Hiro Murai (autore della serie "Atlanta" insieme a Glover), si vede il cantante, in primo piano, che si cimenta in coreografie e movenze, ma all’improvviso estrae una pistola e uccide un uomo incappucciato. Comincia così l'atto di denuncia di Childish Gambino alle contraddizioni dell'America attuale.

Chi è Donald Glover

La canzone è l'ultimo lavoro in ordine di tempo di Donald Glover, eclettico artista che si destreggia tra sketch comici, serie tv (è l'ideatore di Atlanta, nonché uno dei protagonisti) e, appunto, la musica: con il moniker Childish Gambino ha ottenuto un ottimo riscontro con l'album "Awaken, my Love!" del 2016.

Caos e violenza

Quella di Childish Gambino però è una danza strana, quasi innaturale. In rete l’ipotesi che ha da subito raccolto più consensi è che si tratti di una parodia di Jim Crow, una caricatura razzista ad opera dei sudisti dopo la fine della schiavitù per prendersi gioco degli ex schiavi liberati. Il resto della clip si muove tra ciò che accade in primo piano e quello che invece avviene sullo sfondo. Mentre Glover continua il suo ballo innaturale, in secondo piano prende corpo il caos: dei veri e propri riot urbani, come quelli avvenuti nel passato recente e meno recenti negli Stati Uniti. Poi, un altro improvviso gesto di violenza: Childish Gambino, circondato da ballerini di colore, si ferma improvvisamente e con un AK-47 fredda un intero coro gospel.

L'accusa alle armi facili

Nel video le armi, fa notare qualcuno sui social, vengono sempre trattate con i guanti, quasi con riverenza. Riposte accuratamente. Mentre le vittime della furia omicida vengono trascinate fuori dalla scena con noncuranza. Scene che denunciano la violenza a cui si assiste quasi quotidianamente negli Stati Uniti. I riferimenti nel video sono chiari: il massacro nella chiesa gospel di Charleston, dove persero la vita 9 afroamericani, le rivolte di Black Lives Matter, e l’omicidio di Stephon Clark, un 22enne nero ucciso dalla polizia che aveva scambiato il suo cellulare per un'arma.

Contro la superficialità

Ma è l’aspetto visivo del video a definire meglio di qualunque altra cosa il vero significato del brano di Childish Gambino. Che è anche un’accusa al pubblico, la cui attenzione è rivolta alla superficie dei social, della moda, dei contenuti più superficiali, mentre sullo sfondo accade di tutto: violenza, rivolte urbane, massacri. Ma nel testo si può leggere una autodenuncia, anche alla comunità afroamericana: “You just a black man in this world / You just a barcode… You just a big dawg, yeah / I kenneled him in the backyard“, recita Childish Gambino: sei solo un uomo nero, un codice a barre, un cagnolone, l’ho messo in gabbia nel retro”.