Lo xenomorfo protagonista della saga di Alien non è solo un mostro terrificante, ma una creatura sofisticata con un suo ciclo vitale paurosamente credibile. Ecco le sue diverse forme, dalla nascita alla maturità, nell'attesa del canale speciale Sky Cinema Alien da sabato 12 a domenica 20 maggio
Gli alieni sono animali predatori la cui organizzazione è da considerare “eusociale”, ovvero la stessa di formiche, vespe o api. Al vertice della loro società c’è dunque una regina madre, il mostro enorme introdotto da James Cameron nel secondo episodio: Aliens Scontro Finale. La regina, oltre che ad essere una temibile e ostinata combattente, depone le uova della specie, domina e coordina i soldati per espandere il suo controllo sul territorio. Come raccontato nel terzo episodio diretto da David Fincher, quando messa alla strette dalla possibile estinzione della propria specie, la regina può deporre delle uova in grado di ingravidare lo sventurato ospite con una larva della sua categoria affinché possa deporre altre uova quando diviene matura. E’ quello che succede alla Ripley di Sigourney Weaver in Alien 3, che scopre di essere stata contaminata proprio con una larva di regina madre. Non è chiaro se le regine vengano fecondate o generino spontaneamente le uova. Nel primo film, solo nelle scene tagliate, si intuisce che quando un alieno è da solo in un ambiente ostile può trasformare le sue vittime in uova. Gli alieni sono ermafroditi.
L'uovo-vaso
L’uovo è il primo contatto con l’Alien nel capostipite della saga diretto da Ridley Scott e lo vediamo all’interno di una gigantesca nave collassata insieme ad altri centinaia di esemplari. L’uovo può sopravvivere in condizioni estreme e per periodi lunghissimi. Sembra un vaso e alla sua apertura ricorda oscenamente un fiore che sboccia. E’ curioso come in quasi tutti i film della saga i disgraziati che si trovano al cospetto dell’uovo provino una irresistibile tentazione di sbirciarlo mentre si spalanca, invece di correre a gambe levate. All’interno dell’uovo è contenuto il cosiddetto “facehugger”, letteralmente lo “strizza-faccia”, una sorta di mano artigliante con una lunga coda.
Il "facehugger"
Il “facehugger” è una creatura che differisce morfologicamente da ogni altro stadio degli xenomorfi, sebbene con questi condivida il sangue, un bruciante acido molecolare in grado di liquefare qualsiasi materia. Il “facehugger” fuoriesce dall’uovo per aggrapparsi al volto del suo ospite, ma può muoversi anche autonomamente per cercare la sua preda. Una volta attaccatosi alla vittima inserisce una pendice nella gola dell’ospite e lo feconda con un embrione, nello stesso tempo pone colui al quale si è fissato in uno stato di coma farmacologico e lo mantiene in vita. Quando l’embrione matura in larva il “facehugger” muore e abbandona l’ospite, che si riprende dal coma.
Una larva spietata
E’ uno dei momenti più agghiaccianti e traumatici della storia del cinema quando in Alien la larva del mostro squarcia il petto del povero Kane interpretato da John Hurt. La larva dell’alieno appare rossa perché sporca del sangue del suo ospite. Ricorda un verme mostruoso, veloce, agile e quasi indifeso, tanto che la fuga è la sua opzione più immediata. Ma ci vuole davvero poco perché la larva maturi e diventi un cacciatore spietato.
La forma finale
Infine la forma finale di Alien è solo vagamente antropomorfa, perché sembra che dipenda dall’ospite. I suoi artigli sono affilati come quelli di una tigre o di un orso, è bruno o nero. Non ha occhi, o questi sono nascosti dal carapace che ricopre il cranio. Una lunga coda termina in una punta di lancia in grado di impalare le sue vittime. Sulla schiena ha delle strutture verticali che ricordano orripilanti camini. Le sue fauci acuminate contengono un’ulteriore e definitiva minaccia. Una “lingua” retrattile sulla quale si aprono ulteriori fauci.
In occasione della prima visione ALIEN: COVENANT (lunedì 14 maggio su Sky Cinema Uno), da sabato 12 a domenica 20 maggio Sky Cinema Hits si trasforma in Sky Cinema Alien, un intero canale dedicato alla celebre saga di fantascienza.