Molestie sessuali, Ashley Judd fa causa ad Harvey Weinstein

Spettacolo
Gli avvocati di Ashley Judd potranno avvalersi delle dichiarazioni del regista Peter Jackson (Getty Images)
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L'attrice afferma che dopo aver rifiutato delle avance sessuali la sua carriera è stata danneggiata. Il produttore l'avrebbe denigrata con altri registi e manager. Judd in particolare avrebbe perso un ruolo nella saga del Signore degli anelli

Ashley Judd porta in tribunale Harvey Weinstein. L’attrice statunitense ha deciso di fare causa al produttore americano, travolto dallo scandalo molestie sessuali scoppiato a Hollywood, perché le avrebbe danneggiato la carriera. La protagonista del Collezionista avrebbe respinto delle avance di Weinstein che, per ritorsione, l'avrebbe denigrata con registi e altri colleghi produttori.

Il ruolo negato ne Signore degli anelli

Il titolare della Weinstein Company, che lo scorso marzo ha dichiarato la bancarotta, dovrà rispondere delle accuse di diffamazione, molestie sessuali e violazione della legge californiana sulla concorrenza sleale. Gli avvocati di Ashley Judd potranno avvalersi delle dichiarazioni del regista Peter Jackson che, lo scorso dicembre, ha raccontato alla stampa che Weinstein gli aveva confidato come lavorare con l'attrice fosse un "incubo". Il 'consiglio', secondo Jackson, sarebbe arrivato proprio mentre stava valutando se offrire a Judd un ruolo nella saga del Signore degli anelli. Parte che l’attrice statunitense non ha mai ottenuto. A seguito di queste dichiarazioni Weinstein ha negato di aver cercato di danneggiare la carriera di Judd, sottolineando di non avere mai avuto un ruolo nelle scelte del casting del regista.

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