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Scandalo molestie, le scuse di Louis C.K.: "Queste storie sono vere"

Spettacolo
Louis C.K. si è detto "molto pentito" delle sue azioni (Getty Images)

Il comico statunitense risponde alle cinque donne che lo hanno accusato dalle colonne del “New York Times”: “Mi ammiravano e ne ho approfittato irresponsabilmente”  

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Il mea culpa di Louis C.K. arriva a 24 ore dalla diffusione delle accuse per presunte molestie da lui compiute, che lo aveva fatto entrare nella ormai nutrita lista dei personaggi dello spettacolo, tra i quali Harvey Weinstein e Kevin Spacey, coinvolti nello scandalo riguardante questi comportamenti. Il comico statunitense - chiamato in causa da cinque donne - ha chiesto infatti scusa affermando che “queste storie sono vere”.

Il comunicato

“Il potere che ho avuto su queste donne era dovuto al fatto che mi ammiravano - ha sottolineato l'artista in un comunicato riportato integralmente da “Variety” - e io ne ho approfittato irresponsabilmente”. Le accuse nei confronti di Louis C.K. sono state mosse da quattro attrici (Dana Min Goodman, Julia Wolov, Rebecca Corry ed Abby Schachner) e da una quinta donna sotto anonimato. “All'epoca - si legge ancora nel testo - pensavo di esser nel giusto perché non avevo mai mostrato le mie parti intime a una donna senza prima chiederglielo. Ma quello che ho imparato poi nella vita è che, quando hai il potere su una persona, una richiesta del genere non è una semplice domanda, ma una situazione che la mette in difficoltà”.  

Le accuse

Come hanno dichiarato al “New York Times” Goodman e Wolov, il comico si sarebbe spogliato e masturbato in loro presenza dopo averle invitate nella sua stanza d'albergo durante un festival ad Aspen, in Colorado: i fatti riportati dalle due attrici sarebbero accaduti nel 2002. Di tre anni dopo sarebbero invece quelli riferiti da Corry, che ha invece raccontato come Louis C.K., ospite in una serie tv in cui lei recitava, le avesse chiesto se poteva andare nel suo camerino in modo da poterlo osservare mentre si toccava nelle parti intime. Schachner, infine, aveva chiamato il comico nel 2003 per invitarlo a prendere parte al suo show rimanendo sbalordita nel rendersi conto che si stava masturbando mentre era al telefono con lei. Una storia simile, ma meno recente (risale agli anni Novanta) è stata riportata anche dalla quinta donna rimasta anonima.

Premiere cancellata

Louis C.K. si dice “molto pentito” delle sue azioni: “Ho cercato di trarne una lezione", ha scritto ancora nel comunicato, in cui si scusa in particolare con la sua famiglia, gli amici, i suoi figli e la loro madre. Dopo le rivelazioni, la premiere newyorkese di “I Love you Daddy” - film scritto e diretto dal comico e sceneggiatore americano, in cui recita anche una parte - è stata cancellata, così come la partecipazione di Louis C.K. al “The Late Show” di Stephen Colbert. In quanto all'uscita nelle sale della pellicola, la casa distributrice ha fatto sapere di stare “considerando con attenzione tempistica e distribuzione”.