L'attore, nato il 24 ottobre 1947, si è diviso con successo tra il teatro e il grande schermo, dando il meglio di sé con personaggi ironici ed esilaranti e vincendo un Oscar con "Un pesce di nome Wanda"
Una carriera vissuta tra le quinte dei teatri e i set di Hollywood, tra drammi shakespeariani e un premio Oscar: il 24 ottobre compie 70 anni l’attore Kevin Kline. Eclettico e versatile, il divo statunitense ha dato prova di grande affidabilità a teatro e sul grande schermo: se a Broadway, però, sono soprattutto musical e opere classiche a regalargli il successo, al cinema ha dato il meglio di sé con ruoli ironici ed esilaranti, come quelli interpretati in “Un pesce di nome Wanda” e "In & Out".
Gli esordi e il successo a teatro
Nato a Saint Louis il 24 ottobre del 1947, Kevin Kline eredita dal padre la passione per la musica classica e i cantanti d'opera. Negli anni dell'università, però, alle ore passate davanti al pianoforte si sostituiscono quelle trascorse nella sala prove della compagnia teatrale del campus Vest Pocket. Qui Kline capisce che la recitazione è la sua vera vocazione e si perfeziona alla prestigiosa Julliard School di New York. Debutta a teatro con la Acting Company, con la quale si esibirà in diverse località d'America con alcuni drammi shakespeariani. Tre sono i Tony Awards da lui vinti grazie ai musical "On the Twentieth Century" (1978) e "I pirati di Penzance" (1981) e alla pièce "Present Laughter" (2017).
Il debutto al cinema
Ben presto anche Hollywood si accorge del suo talento: nel 1975 è Steven Spielberg a proporgli il ruolo di protagonista nel film "Lo squalo", che tuttavia Kline non accetta. Il suo debutto sul grande schermo arriverà solo sette anni più tardi nel drammatico "La scelta di Sophie" di A.J. Pakula, pellicola che gli permette di ottenere una candidatura ai BAFTA. L’anno successivo entra nel cast del film "Il grande freddo", che lo consacra definitivamente come attore di primissimo piano e dà inizio a un prolungato sodalizio artistico fra lui e il regista, il giovane Lawrence Kasdan. Con lui Kevin Kline lavora nella farsa "Ti amerò…Fino ad ammazzarti" (1990), nel drammatico "Grand Canyon" (1991), nel western "Silverado" e nella commedia romantica "French Kiss" (1995).
L'Oscar
Al cinema Kevin Kline ottiene grandi riconoscimenti soprattutto grazie a ruoli ironici ed esilaranti: nel 1989 vince un Oscar come Miglior attore non protagonista per il ruolo di Otto West nella commedia "Un pesce di nome Wanda". Nello stesso filone si inserisce "In & Out"(1997) di Frank Oz, dove l’attore veste i panni di un tranquillo professore di provincia prossimo alle nozze, la cui vita viene sconvolta dalla rivelazione della sua presunta omosessualità. Tra i suoi maggiori successi ci sono anche "Dave - Presidente per un giorno" (1993), "Bolle di sapone" (1991) e "De-Lovely - così facile da amare" (2004), pellicole per le quali riceve una candidatura al Golden Globe.
L'impegno con la Disney
Non mancano nella filmografia di Kline pellicole drammatiche come "Tempesta di ghiaccio" (1997) di Ang Lee o "Radio America" (2006) di Robert Altman, né adattamenti shakespeariani come "As you like it - Come vi piace" (2006) e "Sogno di una notte di mezza estate" (1999). Molto intensa anche la sua collaborazione con la Disney: come doppiatore ha preso parte a "Il gobbo di Notre Dame", in cui dava la voce a Febo; risale invece allo scorso anno la sua partecipazione al live action "La bella e la bestia", dove interpretava Maurice, padre di Belle.