
Con più di 200 oggetti e immagini l'esposizione ripercorre i cambiamenti sociali e urbanistici della città negli anni del grande miracolo italiano. Fino al prossimo 31 agosto nella sede dell'Archivio Storico di Via Barbaroux. GALLERY

Un viaggio nella Torino del cambiamento, dai mutamenti sociali a quelli urbanistici. Questo il tema di "Torino rinasce – Gli anni del miracolo economico", la mostra che fino al prossimo 31 agosto verrà ospitata nella sede dell'Archivio Storico della città in via Barbaroux 32. Nella foto, un bambino, stremato dal caldo e dalla probabile levataccia, dorme beato su quintali di angurie in attesa che finisca il mercato: era il 1° agosto 1958 (©Archivio Storico della Città di Torino) - Il sito ufficiale della mostra
Il sito ufficiale della mostra
La mostra, a ingresso gratuito, racconta gli albori del boom economico in una città quasi totalmente ricostruita a nove anni dalla fine della Seconda Guerra mondiale. Sono gli anni Cinquanta in una delle più importanti città italiane in cui alla creazione di fabbriche, infrastrutture e servizi, si accompagna una crescita dell'intera società. Nella foto, I lavori per la pavimentazione di via Roma, 17 agosto 1954 (©Archivio Storico della Città di Torino) - Gli archivi ritrovati della Seconda guerra mondiale
Gli archivi ritrovati della Seconda guerra mondiale
Per ricordare quegli anni verranno esposti oltre 200 pezzi, tra fotografie, documenti d'epoca, manifesti, riviste e oggetti ormai appartenenti al passato. Nella foto, l'uscita dalla Lancia di Borgo San Paolo, aprile 1958. La fabbrica della casa automobilistica , costruita ai primi del Novecento, subì una completa ristrutturazione a seguito dei danni provocati dai bombardamenti alleati (©Archivio Storico della Città di Torino) - L'Italia del dopoguerra raccontata da Uliano Lucas. FOTO
L'Italia del dopoguerra raccontata da Uliano Lucas. FOTO
L'obiettivo della rassegna è quello di offrire uno spaccato dei grandi cambiamenti portati dalla crescita industriale e dal conseguente arrivo in massa di forza lavoro proveniente dalle regioni del Sud Italia. Nella foto, l’arrivo di gruppi di immigrati dal Sud alla stazione di Porta Nuova, 1961.(©Archivio Storico della Città di Torino) - Il mondo delle "macchinette", dal Dopoguerra a oggi
Il mondo delle "macchinette", dal Dopoguerra a oggi
L'arrivo degli immigrati dal Meridione contribuisce a favorire alcuni rapidi cambiamenti nel volto della città: da quelli economici ad altri di carattere sociale e religioso. Perfino le tradizioni locali verranno contaminate da quelle tipiche dei luoghi d'origine degli immigrati. Nella foto, un classico appuntamento degli anni del boom: Pasquetta a Superga, 14 aprile 1952. (©Archivio Storico della Città di Torino) -Istat: si svuota il Sud, sempre più residenti al Nord
Istat: si svuota il Sud, sempre più residenti al Nord
Torino ha rappresentato anche un modello unico di sviluppo del welfare in cui l'assistenza sanitaria statale veniva completata da quella privata che la Fiat garantiva ai suoi lavoratori. Nella foto, le Vallette (25 novembre 1961): queste sono le case che ospiteranno le prime famiglie di emigranti (©Archivio Storico della Città di Torino) - Papa Francesco: "Welfare non è costo, ma infrastruttura"
Papa Francesco: "Welfare non è costo, ma infrastruttura"
Lo stesso concetto di famiglia cambiò rapidamente grazie alle conquiste sociali e ai nuovi salari. I cittadini disposero di maggior tempo libero il che consentì loro di scoprire nuovi spazi di socialità, cultura e svago. Icona del tempo fu la Lambretta, simbolo di libertà e mezzo di trasporto ideale per spensierate gite in collina. Nella foto (datata 12 aprile 1962), la Lambretta si divide con la Vespa i favori degli italiani e assurge a simbolo del boom (©Archivio Storico della Città di Torino) -Buon compleanno Vespa. Lo scooter più amato compie 70 anni. FOTO
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