
È uno dei premi più ambiti dai cineasti di tutto il mondo. Viene assegnato al miglior film in concorso al Festival internazionale del cinema di Berlino, giunto quest'anno alla sua 67ma edizione, che si terrà nella capitale tedesca dal 9 al 19 febbraio 2017. La statuetta, in bronzo placcata d'oro, viene prodotta fin dal 1951, primo anno della rassegna, nelle fonderie Noack, tra le più antiche della Germania. LA FOTOGALLERY

La 67ma edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, noto anche come Berlinale, si terrà nella capitale tedesca dal 9 al 19 febbraio 2017. Il premio principale, assegnato dalla giuria della rassegna cinematografica al miglior film in concorso, è l'Orso d'oro, prodotto fin dalla prima edizione del 1951 dalle fonderie Noack di Berlino. Nella foto, gli orsi nelle diverse fasi della lavorazione alle acciaierie Noack -
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Per produrre la statuetta, alta circa 20 centimetri, si preparano degli stampi in cui verrà versato il bronzo. Il disegno della statuetta, creato dallo scultore Renée Sintenis (1888-1965), s'ispira al simbolo della città di Berlino -
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Il bronzo fuso viene versato negli stampi a oltre 800°C, temperatura alla quale la lega raggiunge il punto di fusione -
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Una volta usciti dallo stampo, gli orsi vengono lavorati a mano con lime e scalpelli, per definirne i particolari. Le acciaierie Noack producono anche gli Orsi d'argento conferiti al miglior regista, al migliore attore e alla migliore attrice protagonisti, nonché alle altre figure tecniche impegnate nella realizzazione della pellicola -
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Per gli ultimi ritocchi, gli orsi vengono bloccati in una morsa; quindi si procede con le incisioni. Le fonderie Noack sono state protagoniste del restauro, avvenuto tra il 1956 e il 1958, della Porta di Brandeburgo. Proprio nei locali dell'azienda si trovavano gli stampi originali della quadriga posta in cima all'antica struttura -
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Durante la lavorazione manuale viene impiegata anche la fiamma ossidrica per eseguire alcuni tipi d'intagli. Fra i riconoscimenti conferiti durante il Festival c'è anche l'Orso d'oro alla carriera, che quest'anno andrà alla costumista torinese Milena Canonero, già vincitrice di quattro premi Oscar. Prima di lei solo tre Italiani sono stati insigniti del premio: Sophia Loren (1994), Claudia Cardinale (2002) e Francesco Rosi (2008). Nella foto: Justin Kudoke, un artigiano delle Noack, rifinisce la statuetta bloccata su una morsa -
A Milena Canonero l'Orso d'Oro alla carriera di Berlino. FOTO
Siamo così giunti all'ultima fase della lavorazione: gli orsi vengono lucidati e placcati in oro o in argento. Sono stati sette gli Orsi d'oro vinti dai film italiani alla Berlinale: "La notte" (Michelangelo Antonioni, 1961); "Il diavolo" (Pier Luigi Polidoro, 1963); "Il giardino dei Finzi-Contini" (Vittorio De Sica, 1971); "I racconti di Canterbury" (Pier Paolo Pasolini, 1972); "La Casa del sorriso" (Marco Ferreri, 1991); "Cesare deve morire" (Paolo e Vittorio Taviani, 2012), "Fuocoammare" (Francesco Rosi, 2016). La giuria di quest'anno, composta da sette membri, è presieduta dal regista olandese Paul Verhoeven -
La giuria della 67ma Berlinale
Nell'edizione 2015 l'Orso d'oro è andato al film "Taxi Teheran" del regista iraniano Jafar Pahani, dissidente costretto ai domiciliari. A ritirare il premio, tra le lacrime, è stata la nipote del regista, Hana Saeidi. Nella foto: un particolare degli orsi durante l'ultima fase di lavorazione -
Berlino, Orso d'oro all'iraniano Jafar Panahi
Il 12 gennaio l'attore Nazif Mujic, protagonista reale di "Un episodio della vita di un raccoglitore di ferro", film per il quale ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino nel 2013, ha dichiarato di aver venduto la statuetta per 4mila euro. Alla base del gesto ci sarebbe stata l'estrema indigenza della sua famiglia che, grazie al ricavato della vendita, ha potuto lasciare la Bosnia per chiedere asilo in Germania. Nella foto: due statuette in differenti fasi di lavorazione -
I film in competizione alla 67ma edizione della Berlinale
L'ultimo cineasta italiano a vincere l'Orso d'oro è stato, nel 2016, Gianfranco Rosi con il suo "Fuocoammare", documentario sugli sbarchi dei migranti a Lampedusa. Nella foto, Rosi tiene una conferenza stampa dopo la vittoria dell'Orso d'oro alla 66ma edizione della Berlinale -
Berlino, l'Orso d'oro 2016 a "Fuocoammare" di Rosi