
Osservatorio, a Milano nuovo spazio espositivo della Fondazione Prada
Si trova nella Galleria Vittorio Emanuele II, al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali della città, ed è dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi. La prima mostra, dal 21 dicembre al 12 marzo 2017, s'intitola "Give Me Yesterday". FOTO

La Fondazione Prada raddoppia: dopo la sede di via Isarco, apre un nuovo spazio nel centro di Milano (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Il nuovo spazio si chiama “Osservatorio” e si trova in Galleria Vittorio Emanuele II (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
La pagina dedicata all'Osservatorio sul sito di Fondazione Prada
La prima mostra nel nuovo spazio, in programma dal 21 dicembre 2016 al 12 marzo 2017, s’intitola “Give Me Yesterday” (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
La pagina dedicata alla mostra sul sito di Fondazione Prada
“Osservatorio” si trova al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali della Galleria, quello che ospita anche il negozio uomo (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Si chiama così, “Osservatorio”, perché dalle vetrate si può ammirare la cupola in vetro e ferro realizzata fra il 1865 e il 1867 che sormonta l'Ottagono, cioè il cuore della Galleria (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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L’inaugurazione del nuovo spazio espositivo della Fondazione Prada, a Milano (foto: Ugo Dalla Porta) –
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All’interno di “Osservatorio” è stata già allestita la prima mostra, “Give Me Yesterday”, che aprirà ufficialmente il 21 dicembre (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Il curatore della mostra, Francesco Zanot, con la presidente della Fondazione Prada, Miuccia Prada (foto: Ugo Dalla Porta) –
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“Give Me Yesterday” è dedicata alle opere di 14 giovani artisti italiani e internazionali, nati fra il 1975 e il 1994 (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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All’inaugurazione di “Osservatorio” erano presenti anche alcuni degli artisti di “Give Me Yesterday”, come Joanna Piotrowska (foto: Ugo Dalla Porta) –
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Irene Fenara (foto: Ugo Dalla Porta) –
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Antonio Rovaldi (foto: Ugo Dalla Porta) –
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Il nuovo spazio “Osservatorio” è dedicato alla fotografia, in particolare contemporanea, e ai linguaggi visivi (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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La prima mostra è stata allestita in modo da lasciare libera la vista delle vetrate, per permettere di scoprire non solo quello che è una sorta di “diario intimo” degli artisti, fatto attraverso le loro foto (una cinquantina in esposizione), ma anche lo spazio (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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I 14 giovani artisti in mostra sono Melanie Bonajo, Kenta Cobayashi, Tomé Duarte, Irene Fenara, Lebohang Kganye, Vendula Knopová, Leigh Ledare, Wen Ling, Ryan McGinley, Izumi Miyazaki, Joanna Piotrowska, Greg Reynolds, Antonio Rovaldi e Maurice van Es (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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La mostra esplora l’uso della fotografia come diario personale in un arco di tempo che va dall’inizio degli anni Duemila a oggi (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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La mostra “Give Me Yesterday” al nuovo spazio espositivo della Fondazione Prada (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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La mostra raccoglie i lavori di 14 autori, ognuno dei quali costituisce un campione di una specifica modalità di utilizzo della fotografia come diario personale dai primi anni Duemila fino a oggi (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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La mostra si snoda sui due livelli dell’”Osservatorio” (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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In mostra ci sono una cinquantina di lavori (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Lo spazio “Osservatorio” si trova al livello della cupola in vetro e ferro che copre la Galleria, realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867 (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Gli ambienti, ricostruiti nel secondo dopoguerra a seguito dei bombardamenti che hanno colpito il centro di Milano nel 1943, sono stati sottoposti a un restauro che ha reso disponibile una superficie espositiva di 800 metri quadrati, sviluppata su due livelli (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Le vetrate, tutte con filtri Uv, sono uno dei cambiamenti principali realizzati nel restauro della struttura (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Di questo spazio “si volevano impossessare tutti, inglesi, francesi. Così noi abbiamo detto: ‘dobbiamo tenerlo’”, ha spiegato Miuccia Prada raccontando il motivo per cui ha deciso di partecipare al bando del Comune per la gestione degli spazi (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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Per questi spazi, il Comune richiedeva l'apertura di un ristorante (lo spazio affidato alla pasticceria Marchesi) e di un luogo dedicato all'arte (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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“Non volevamo una dependance della Fondazione, ma qualcosa di educativo per i giovani", ha detto ancora Miuccia Prada. Da qui la decisione di concentrarsi sulla fotografia che, ha aggiunto, “ho scoperto essere un fondamentale osservatorio sul mondo dei giovani che si fotografano non per sé ma per rimettere le immagini in circolo. Ho scoperto che fanno cose pazzesche e sicuramente imparerò di fotografia” (foto: Delfino Sisto Legnani e Marco Cappelletti, courtesy Fondazione Prada) –
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