I pappagalli sanno manipolare oggetti per costruire strumenti

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Un team di ricercatori ha messo sei cacatua nella condizione di creare strisce di cartone necessarie a ottenere del cibo. Pur essendo abili costruttori, gli animali peccavano in precisione 

Proprio come l’uomo, che è capace di plasmare diversi tipi di materia per la realizzazione di oggetti, anche i pappagalli sono in grado di manipolare un materiale di partenza per creare strumenti utili ai propri fini. Lo dimostra un esperimento condotto da un team dell’Università medica di Vienna che ha cercato di capire se alcuni esemplari di cacatua delle Tanimbar fossero in grado di modificare da soli le caratteristiche di un oggetto per ottenere un prodotto finale che servisse a un determinato scopo. Lo studio, pubblicato su Plos One, sottolinea ancora una volta l’intelligenza di questi animali, nonostante i ricercatori abbiano riscontrato ancora alcuni limiti per quanto riguarda la precisione.

L’intelligenza dei pappagalli

La capacità di adattarsi e trovare strategie che aiutino a risolvere situazioni di difficoltà è preziosa non solamente per l’uomo, ma anche per diverse specie animali. I pappagalli, in particolare, sono spesso inseriti tra le creature più intelligenti, specialmente per l’impressionante memoria che consente loro di memorizzare le parole udite e ripeterle. Il team di ricercatori, guidato da Alice Auersperg, ha voluto testare la capacità del cacatua delle Tanimbar (anche cacatua goffiniana) di manipolare alcuni oggetti per riuscire a ottenere del cibo, soffermandosi inoltre sulla precisione degli animali. Dopo aver posto il mangime su una piattaforma situata all’interno di un box in vetro, che presentava un piccolo foro, gli studiosi hanno dato a sei esemplari adulti dei fogli di cartone, il materiale di partenza per realizzare gli strumenti necessari per raggiungere l’obiettivo e riuscire a cibarsi.

Strumenti adatti ma poco precisi

Lo stesso esperimento veniva ripetuto più volte, con il cibo posto a differenti distanze (dai 4 ai 16 centimetri) e con aperture che variavano in larghezza. In generale, i ricercatori hanno constatato che tutti i cacatua coinvolti erano in grado di utilizzare i fogli di cartone per ottenere strisce da introdurre dentro il foro, più o meno lunghe a seconda della lontananza del mangime. Tutti i pappagalli quindi sapevano come ricavare uno strumento utile ai propri scopi, ma il difetto maggiore riscontrato dal team riguardava la precisione. Infatti, ogni volta in cui lo strumento costruito risultava troppo corto al primo tentativo, gli animali ne realizzavano uno nuovo decisamente più lungo del necessario. Con il procedere dell’esperimento, inoltre, la lunghezza media degli oggetti creati tendeva ad allungarsi, forse per una strategia volta a evitare i rischi. Infine, soltanto un cacatua è stato capace di costruire uno strumento che passasse dal foro quando quest’ultimo si faceva più stretto. Secondo Auersperg, che ha coordinato la ricerca, l’esperimento dimostra senza alcun dubbio la capacità dei pappagalli “di costruire strumenti adatti alla situazione, pur con dei limiti nella precisione”.

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