Grazie al lavoro del telescopio della Nasa, gli esperti sono riusciti ad approfondire alcune informazioni legate alle caratteristiche di M104, galassia la cui forma assomiglia a quella del celebre copricapo messicano
Hubble, telescopio spaziale della Nasa, ha rilasciato di recente alcuni dati riguardanti M104, una galassia distante circa 28 milioni di anni luce da noi e situata in direzione della costellazione della Vergine. La curiosità principale che salta subito all’occhio, anche osservando le immagini fornite dal sito della Agenzia Spaziale Americana, è la forma di questa galassia, ribattezzata dagli esperti “Sombrero” proprio per le similitudini con il celebre copricapo messicano.
Una galassia difficile da osservare
Un’altra curiosità, come spiega anche il portale “Global Science” curato dall’Agenzia Spaziale Italiana, riguarda le difficoltà nel campo dell’osservazione, legate a questa galassia, dotata di una massa pari a 800 miliardi di volte quella del Sole, quindi non facilmente osservabile. Ma non per Hubble, che è riuscito a scoprire alcune informazioni interessanti su M104. Tra queste, quella per cui il suo disco potrebbe nascondere un passato particolare, dato che secondo gli esperti tra le decine di migliaia di stelle presenti nell’aureola della galassia solo una piccola parte risulta più datata, mentre la maggioranza è ricca di metalli, elementi che indicano un’età più giovane.
Le stranezze di M104
Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Astrophysical Journal” e basatosi sul lavoro di Hubble, le stelle più recenti sono presenti nell’aureola di M104 a seguito della fusione con alcune galassie ricche di metalli, questo nonostante la struttura fisica della galassia “Sombrero” non manifesti segnali di impatti. “Il Sombrero è sempre stato una strana galassia, che è ciò che lo rende così interessante. Le misurazioni della metallicità di Hubble, ovvero l’abbondanza di elementi pesanti nelle stelle, sono un’altra indicazione che la galassia ha molto da insegnarci sull’assemblaggio e l’evoluzione delle galassie”, ha spiegato Paul Goudfrooij dello Space Telescope Science Institute di Baltimora.
La datazione delle stelle
Ma cosa si nasconde davvero dietro questa rilevazione? Nell’aureola di una galassia, spiegano gli astronomi, è più consueto trovare generazioni di stelle più antiche con elementi meno pesanti, rispetto alla moltitudine di gruppi di stelle che sono presenti nel disco principale, più giovani e ad alta metallicità. Con il trascorrere del tempo, le stelle nel disco si modificano e tendono a diminuire la loro caratteristica di metallicità. Invece quelle più vecchie e povere di metalli tendono a diventare parte dell’aureola. La particolarità, nel caso di M104, è che tale processo pare non essersi verificato in questi termini. Questo contribuirà ad aumentare l’attenzione degli esperti su galassie come questa, che per via della sua morfologia unica, potrebbero aiutare gli esperti a comprendere meglio il modo in cui le galassie cosiddette ibride si formano e si assemblano nel corso del tempo.