Spazio, arriva il Wi-Fi di luce a bordo dei satelliti

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

È l’obiettivo del progetto 'Transmission of Optical Wireless signals for telecom Spacecrafts' (Tows), finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per un importo di circa 700.000 euro 

L’obiettivo del progetto 'Transmission of Optical Wireless signals for telecom Spacecrafts' (Tows), finanziato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) per un importo di circa 700.000 euro, è portare il Wi-Fi di luce sui satelliti in orbita nello spazio per consentire comunicazioni di bordo sicure e protette dalle interferenze, senza il peso dei cavi. A coordinare i lavori c’è Ernesto Ciaramella, docente di Telecomunicazioni dell'Istituto TeCIP di Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione e della Percezione, della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.

Gli obiettivi del progetto Tows

Il progetto, che ha come partner Thales Alenia Space, è basato sul una tecnologia wireless ottica in grado di trasmettere i dati attraverso le onde luminose. Dato che la luce non può attraversare le pareti, questa soluzione potrebbe rivelarsi adatta per tutte le situazioni che richiedono elevata sicurezza e schermatura da interferenze esterne. Il Wi-Fi di luce potrebbe essere utilizzato anche negli ambienti in cui le onde radio possono disturbare il funzionamento di altre apparecchiature. Inoltre, l’uso delle comunicazioni wireless consentirebbe di rimuovere le numerose connessioni fatte con i cavi, rendendo i satelliti più leggeri e riducendo i tempi di assemblaggio e test. L’obiettivo del progetto Tows è dimostrare l’idoneità della tecnologia per la trasmissione senza fili dei dati tra differenti apparati dei satelliti di comunicazione. È prevista la realizzazione di un dimostratore finale. Ernesto Ciaramella spiega che oltre al progetto Tows esistono altre linee di ricerca focalizzate sulla comunicazione ottica tra i satelliti e le stazioni di terra. “In quest’ultimo caso, queste tecnologie si rendono necessarie perché vi è una crescente richiesta di banda, per esempio allo scopo di trasferire le informazioni di osservazione della Terra”, spiega l’esperto.

I satelliti Starlink

Lo scorso maggio, SpaceX ha portato in orbita i primi 60 satelliti del progetto Starlink, con cui la compagnia aerospaziale desidera diffondere in tutto il mondo dei servizi Internet a banda larga affidabili e poco costosi. Entro il 2020 l’azienda prevede di portare in orbita quasi 12.000 satelliti. 

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