Nello spazio c'è una seconda galassia priva di materia oscura

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

A scoprire Ngc 1052-DF4 è stato lo stesso team di Yale che scoprì nel marzo 2018 la prima galassia priva di materia oscura, che quindi può trovarsi anche separata dalla materia visibile 

Dopo l'incredibile scoperta di un anno fa, i ricercatori hanno fatto il bis: un team dell’Università di Yale ha rilevato la seconda galassia priva di materia oscura, che va ad aggiungersi dunque a Ngc 1052-DF2, di cui si parlava sulla rivista Nature nel marzo 2018. È stato proprio il primo sistema di stelle composto soltanto da materia visibile a rappresentare il punto di partenza per questa nuova rivelazione: Ngc 1052-DF4, individuata nuovamente dal gruppo guidato da Pieter van Dokkum, sarebbe infatti una sorta di gemella della prima, essendo anch’essa parte della galassia principale Ngc 1052.

Il ruolo della materia oscura in una galassia

A marzo 2018, la scoperta della prima galassia senza materia oscura aveva fatto scalpore poiché metteva in discussione le basi della fisica, tanto che secondo van Dokkum DF2 sfidava “le idee su come pensiamo che le galassie funzionino e nascano”. Pur non essendo visibile, infatti, la materia oscura occuperebbe circa un quarto dell’universo e la sua presenza è necessaria a spiegare la gravità capace di far muovere velocemente gli ammassi e i raggruppamenti di stelle che compongono una galassia. Sorpresi da quanto notato, i ricercatori avevano persino messo in dubbio la propria scoperta: tuttavia, le osservazioni seguenti, tra cui quella che ha rivelato la presenza di DF4, confermerebbero l’esistenza di galassie senza materia oscura.

La conferma dell'esistenza della materia oscura

Come nel caso di DF2, anche DF4 è caratterizzata da un numero di stelle sorprendentemente basso, specie se paragonata alla Via Lattea, e da una trasparenza che consente di osservare ciò che si trova sullo sfondo guardando attraverso la galassia. La nuova ricerca è stata pubblicata sulla rivista The Astrophysical Journal Letters e secondo van Dokkum “aumenta le probabilità di trovare nuove galassie come queste. Siccome non abbiamo idea di come possano formarsi, spero che queste scoperte incoraggino più scienziati a cercare di risolvere questo puzzle”. Pur presentando nuovi e intriganti enigmi, comunque, DF2 e DF4 rappresentano un’ulteriore prova per l’esistenza della materia oscura, dimostrando come quest’ultima sia una sostanza che non si trova necessariamente accoppiata alla normale materia visibile, ma individuabile anche separatamente. 

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