Esa, 500.000 euro per innovazioni che sfruttino le risorse della Luna

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Con il bando Metalysis-Esa Grand Challenge si chiede alle aziende di creare tecnologie che utilizzano i materiali presenti sul satellite, e non solo, per aiutare l’esplorazione spaziale 

Portare la Luna sempre più ‘vicina’. È questo metaforicamente uno dei principali obiettivi della scienza, grazie a un numero sempre maggiore di tentativi di svelare tutti i segreti del satellite terrestre. Così, anche l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) mostra l’intenzione concreta di unirsi ai progetti già messi in atto da Cina e Stati Uniti, mettendo in palio un premio da 500.000 euro per chi sarà in grado di contribuire, grazie a tecnologie rivoluzionarie, a raggiungere i prossimi traguardi dell’esplorazione spaziale. In particolare, il bando Metalysis-Esa Grand Challenge è volto a stimolare le aziende a ideare nuovi e innovativi modi che consentano di utilizzare materiali reperibili sul satellite stesso per costruire basi lunari, ma non solo.

Contribuire all’esplorazione dello spazio

Da Marte alla Luna, le iniziative mirate a superare i confini della Terra sono ormai innumerevoli. L’Agenzia Spaziale Europea è consapevole che l’industria del Vecchio Continente ha il potenziale per giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di nuove tecnologie utili all’esplorazione spaziale. Per questo motivo, l’Esa ha indetto un bando che si avvale della collaborazione della compagnia britannica Metalysis, che ha impiegato oltre 10 anni per sviluppare una tecnica in grado di convertire ossidi e minerali raffinati in polveri di leghe metalliche, utilizzate nella stampa 3D in diversi ambiti, tra cui l’industria aerospaziale.

Le risorse disponibili nello spazio

L’Agenzia Spaziale Europea si augura che i 500.000 euro messi in palio dalla Metalysis-Esa Grand Challenge possano incoraggiare le aziende a ideare tecnologie che, basandosi sul processo ideato dalla compagnia del South Yorkshire, siano in grado di sfruttare le risorse disponibili nello spazio, un passo considerato di vitale importanza sia per questioni di sostenibilità che per il contenimento dei costi. Inoltre, alcune di queste idee potrebbero in futuro risultare utili anche per ovviare alla scarsità di determinate risorse sulla Terra. Tra i settori più importanti che saranno coinvolti nel bando ci sono la metallurgia, la lavorazione chimica e l’industria mineraria. L’Europa ambisce dunque a restare al passo con la Cina, divenuta recentemente la prima nazione ad esplorare la faccia nascosta della Luna grazie alla sonda Chang’e-4.

Scienze: I più letti