Missioni con equipaggio su Marte, per Bill Anders l'idea è ridicola

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

L’ex astronauta, famoso per aver fatto parte dell’equipaggio di Apollo 8, ritiene che non esista alcuna ragione valida per inviare un equipaggio sul pianeta nell’immediato futuro 

Marte ha da sempre affascinato l’uomo, ma sembra che negli ultimi anni il pianeta rosso sia diventato più irresistibile che mai. Attualmente, ben otto rover sono attivi sulla superficie del corpo celeste, intenti a studiare tutte le sue caratteristiche, dal suolo alle tracce d’acqua. Oltre a raccogliere varie informazioni utili, queste ricerche sono in parte finalizzate a preparare le future missioni che porteranno l’uomo sul pianeta. Molti esponenti della comunità scientifica guardano con entusiasmo alla possibilità di vedere un equipaggio atterrare su Marte, ma non mancano delle illustri eccezioni. Bill Anders, l’astronauta che nel corso della missione Apollo 8 pilotò il modulo lunare, è una di queste.

Il punto di vista di Bill Anders

Secondo l’uomo che nel 1968 vide la Terra sorgere dall’orizzonte lunare, al momento non c’è alcun bisogno di inviare degli esseri umani sul pianeta rosso. Anders afferma di essere un grande sostenitore delle attuali missioni prive di equipaggio e di ritenerle in grado di ottenere dei risultati notevoli. Non vede dunque la necessità di una costosa esplorazione con equipaggio nel breve periodo e definisce una simile possibilità “quasi ridicola”. “Perché c’è tutta questa fretta di arrivare su Marte?”, si domanda nel corso di un’intervista ai microfoni della BBC. “Non credo che al grande pubblico interessi poi così tanto”.

Le opinioni sulla Nasa

Oltre a esprimere il suo punto di vista critico sulle missioni con equipaggio su Marte, l’ex astronauta ha condiviso alcune opinioni sulla situazione attuale della Nasa. Secondo lui, l’agenzia spaziale americana è troppo concentrata sulle apparenze. “Oggi la Nasa non sarebbe in grado di tornare sulla Luna. È diventata una specie di ‘centro per l’impiego’ e non gode più del supporto del pubblico come tanti anni fa”, spiega l’ottantacinquenne. Anders critica anche la decisione della Nasa di focalizzarsi sull’esplorazione nelle prossimità della Terra dopo aver completato il programma Apollo negli anni ’70. “Credo che lo space shuttle sia stato un grande errore”, dichiara alla BBC. “Non è stato all’altezza delle aspettative e tutti se lo ricordano solo per il suo lancio emozionante”.

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