Stephen Hawking, pubblicato il suo ultimo studio sui buchi neri
ScienzeTratta del paradosso dell’informazione del buco nero, uno dei temi più cari all’astrofisico
L’ultimo studio compiuto da Stephen Hawking prima di morire è stato pubblicato online sul sito di fisica arXiv e riguarda i buchi neri, uno degli argomenti centrali della carriera del fisico britannico, durata 56 anni. Affronta il controverso tema del ‘paradosso dell'informazione del buco nero’, questione sollevata proprio dallo stesso Hawking. Il lavoro è stato completato pochi giorni prima della sua morte ed è stato pubblicato dai colleghi che avevano contribuito allo studio.
Teorie basate sul lavoro di Einstein
Il ‘paradosso dell’informazione del buco nero’, tradotto dalla formula inglese ‘black hole information paradox’, implica la possibilità della ‘sparizione’ dell’informazione fisica in un buco nero. Si tratta di un argomento controverso poiché la meccanica quantistica richiede a priori che l’informazione venga sempre conservata, mentre la relatività generale sottolinea come essa possa essere distrutta da un buco nero. Secondo le leggi della meccanica quantistica ogni oggetto presente nell’universo può essere suddiviso in informazioni fisiche che non possono scomparire, nemmeno se risucchiate in un buco nero. Hawking, basandosi sul lavoro di Albert Einstein sulla relatività generale, è riuscito a dimostrare che i buchi neri hanno una temperatura propria; secondo il fisico britannico, poiché gli oggetti con temperature più alte perdono calore nello spazio, anche i buchi neri al termine del loro ciclo di vita evaporano e scompaiono.
Una vita dedicata alla scienza e alla divulgazione
Noto soprattutto per gli studi sulla cosmologia quantistica, sui buchi neri e sull'origine dell'universo, a partire dagli Anni ’80 Hawking era vincolato all'immobilità a causa di una malattia del motoneurone, diagnosticatagli nel 1963. Era costretto dalla patologia a comunicare con un sintetizzatore vocale. Oltre a essere uno dei più autorevoli astrofisici del mondo, Hawking era anche un efficace divulgatore. Dotato di grande autoironia, spesso si è divertito a partecipare a serie tv come Star Trek, The Big Bang Theory e I Simpson.