Introduzione
Secondo le previsioni degli esperti del Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense (Noaa), la tempesta potrebbe far parte della classe G4, la seconda più intensa in assoluto.
Potrebbe comportare alcuni problemi legati alla rete elettrica, oltre a danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra, blackout radio e anche interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare. Senza dimenticare le affascinanti aurore che, in questo caso, potrebbero essere visibili a latitudini molto più basse rispetto al solito. La conferma è arrivata anche dal professor Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale presso l'Università di Trieste. "La presenza delle aurore non è mai scontata ma in questo caso ci sono buone probabilità", ha spiegato
Quello che devi sapere
Una tempesta della classe G4
Una significativa tempesta geomagnetica è attesa tra il 10 e l'11 ottobre. Infatti, stando alle previsioni degli esperti del Centro di previsione meteorologica spaziale dell'agenzia statunitense (Noaa), la tempesta potrebbe far parte della classe G4, la seconda più intensa in assoluto considerando una scala di valutazione che va da G1 a G5
Blackout radio e aurore boreali
Questo, fanno sapere dal Noaa, il National Oceanic and Atmospheric Administration, potrebbe comportare alcuni problemi legati alla rete elettrica, oltre a danni ai satelliti in orbita intorno alla Terra, blackout radio e anche interruzioni nei sistemi di navigazione satellitare. Senza dimenticare le affascinanti aurore che, in questo caso, potrebbero essere visibili a latitudini molto più basse rispetto al solito
Con il naso all'insù
Pronti, dunque, a stare con il naso all’insù, come ha confermato all’agenzia Ansa anche il professor Mauro Messerotti, docente di Meteorologia spaziale presso l'Università di Trieste. "La presenza delle aurore non è mai scontata ma in questo caso ci sono buone probabilità", ha spiegato
L'origine delle tempesta geomagnetica
Quale l'origine della tempesta geomagnetica che sta per colpire il nostro pianeta? Come riferiscono gli scienziati, va identificata nella macchia solare AR 3848, che solo qualche giorno fa ha già prodotto un forte brillamento solare di classe X 1.8. Va sottolineato che proprio i brillamenti di classe X sono quelli più potenti tanto che proprio quello dello scorso 8 ottobre ha innescato una serie di blackout radio nelle zone della Terra in quel momento rivolte verso il Sole
Un'espulsione di massa coronale
Non è tutto, perché il brillamento è stato anche accompagnato da un'espulsione di massa coronale, definita in gergo scientifico “Cme”, ovvero un'espulsione di materia sotto forma di plasma, che attualmente pare stia dirigendosi verso la Terra ad una velocità compresa tra 4,3 e 4,7 milioni di chilometri all’ora
Quando arriva la tempesta
Messerotti ha spiegato di più in merito. "Il giorno successivo è stata emessa anche un'altra Cme che potrebbe presto raggiungere la Terra – ha detto il professore - ma la situazione è ancora da valutare". E permane incertezza, tra esperti ed appassionati, anche sull'esatto momento nel quale l'attuale tempesta geomagnetica si paleserà effettivamente. Le previsioni indicano come più probabile la tarda giornata di oggi, 10 ottobre, con i relativi effetti che dovrebbero essere visibili anche fino alla giornata successiva, cioè venerdì 11
Cos'è una tempesta geomagnetica
Ma che cos’è una tempesta geomagnetica? Si tratta di un evento atmosferico causato dall'interazione tra il campo magnetico terrestre e particelle cariche provenienti dal Sole. Quest'ultime possono essere rilasciate durante le esplosioni solari o dai brillamenti solari, e quando raggiungono la Terra, interagiscono con il campo magnetico del pianeta
Variazioni nel vento solare
Più nel dettaglio, queste tempeste derivano da variazioni nel vento solare che causano significativi cambiamenti nelle correnti, nei plasmi e nei campi magnetici. Le condizioni del vento solare che sono particolarmente propense a generare tempeste geomagnetiche includono periodi prolungati (di diverse o molte ore) di vento solare ad alta velocità e, soprattutto, la presenza di un campo magnetico del vento solare orientato verso Sud (opposto alla direzione del campo magnetico terrestre) sul lato diurno. Come detto, oltre alle interferenze nelle reti di comunicazione e possibili danni ai dispositivi elettronici sensibili, gli effetti di una tempesta geomagnetica possono includere aurore boreali e australi in entrambi gli emisferi
La tempesta più potente di sempre
Proprio di recente, era marzo di quest’anno, si era verificata un’altra tempesta geomagnetica. Ma qual è la tempesta geomagnetica più potente mai registrata? Ne aveva parlato lo stesso Messeroni alcuni anni fa, come riporta un articolo dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica
L'evento di Carrington-Hodgson
Era il 1859 quando una tempesta simile generò aurore boreali visibili fino a Roma e a Cuba. Chiamata “evento di Carrington-Hodgson”, fu talmente significativa che mandò in tilt le linee telegrafiche. E rapportato ai giorni odierni, un evento di quella portata potrebbe generare black out elettrici e manderebbe ko il 50% dei satelliti
Sciami di particelle del Sole nello spazio
L’evento che si verificò l’1 e il 2 settembre proprio del 1859 e venne causato molto probabilmente da alcune eruzioni solari, di cui una molto violenta, che scagliarono nello spazio sciami di particelle del Sole e che furono osservate dagli astronomi, in particolar modo i britannici Richard Carrington e Richard Hodgson. Quando colpirono la Terra, questi sciami causarono una tempesta geomagnetica particolarmente potente, di livello anche superiore a G5
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- Una tempesta della classe G4
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- Cos'è una tempesta geomagnetica
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