Causata da un brillamento del Sole avvenuto il 23 marzo, è atteso per oggi il suo arrivo sulla Terra. Si temono malfunzionementi delle infrastrutture elettriche, danni ai satelliti e interruzioni delle comunicazioni. Attese anche aurore boreali e australi
C'è apprensione per l'imminente tempesta geomagnetica scaturita da un recente e potente brillamento solare. Gli esperti del settore prevedono che questa nube di plasma solare colpirà l'Europa e potrebbe causare una serie non indifferente di problemi: si prevede un'interruzione delle trasmissioni radio ad alta frequenza, come quelle tra gli aerei e le torri di controllo, difficoltà nei servizi di telecomunicazione, problemi alle infrastrutture elettriche e, nei casi più gravi, danni ai satelliti. Come riporta il Messaggero, il meteorologo della National Oceanic and Atmospheric Administration Jonathan Lash ha dichiarato che la maggior parte dei voli commerciali può fare affidamento sulla trasmissione satellitare come backup.
Cosa è una tempesta geomagnetica
Una tempesta geomagnetica è un evento atmosferico causato dall'interazione tra il campo magnetico terrestre e particelle cariche provenienti dal Sole. Quest'ultime possono essere rilasciate durante le esplosioni solari o dai brillamenti solari, e quando raggiungono la Terra, interagiscono con il campo magnetico del pianeta. Più nello specifico, tali tempeste derivano da variazioni nel vento solare che causano significativi cambiamenti nelle correnti, nei plasmi e nei campi magnetici. Le condizioni del vento solare che sono particolarmente propense a generare tempeste geomagnetiche includono periodi prolungati (di diverse o molte ore) di vento solare ad alta velocità e, soprattutto, la presenza di un campo magnetico del vento solare orientato verso Sud (opposto alla direzione del campo magnetico terrestre) sul lato diurno.
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Il brillamento del Sole lo scorso 23 marzo
Lo scorso 23 marzo, il Sole ha emesso un eccezionale e potente brillamento, un doppio flare solare di classe X. Questo evento insolito è stato rilevato anche dal telescopio del National Solar Observatory in Australia, il quale ha osservato due macchie solari, AR3614 e AR3615, generare un'esplosione "in tandem", come riportato da Meteoweb. Questo fenomeno straordinario non solo ha attirato l'attenzione degli studiosi solari, ma ha anche suscitato allarmi riguardo alle possibili conseguenze sulla Terra di un tale evento cosmico.
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Quando la tempesta solare colpirà la Terra
Secondo i modelli della NASA e della NOAA, la nube di plasma solare emessa dovrebbe raggiungere il nostro pianeta proprio oggi, lunedì 25 marzo, provocando forti tempeste geomagnetiche di classe G4 ("severe" o "grave"). La classificazione dei brillamenti solari avviene in base alla loro intensità, misurata in termini di energia rilasciata. Le classi vanno da A (meno energetico) a X (più potente), con numeri che indicano il grado all'interno di ciascuna classe. Ad esempio, un'esplosione di classe X è significativamente più potente di una di classe M o C.
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Dove sono attese le aurore australi e boreali
Oltre alle interferenze nelle reti di comunicazione e possibili danni ai dispositivi elettronici sensibili, gli effetti di una tempesta geomagnetica possono includere aurore boreali e australi in entrambi gli emisferi. Lunedì notte, l'aurora boreale - tipica del Circolo Polare Artico - potrebbe essere visibile negli Stati Uniti fino al Midwest, mentre in Europa ci si aspetta di ammirarla in Scozia. Nell'emisfero australe, potrebbe essere visibile nell'Australia meridionale, da Victoria fino alla parte occidentale della "terra dei canguri". Come spiega sempre il Messaggero, questo fenomeno luminoso arriva proprio nella stessa notte di un'eclissi lunare penombrale, visibile in tutto il mondo.