Ragazze nelle stem, Martina Lizzeri e l'auto da corsa Formula Student
ScienzeL'11 febbraio è la giornata delle ragazze nelle stem, nata per abbattare lo stereotipo infondato che le ragazze siano meno portate per le materie tecnico-scientifiche. Vi raccontiamo la storia di Martina Lizzeri, ingegnera meccanica del Politecnico di Milano, nel team corse dell'ateneo. E che sogna la Formula Uno e la MotoGp
Il campionato è quello della formula SAE, gara di prototipi da competizione tra le più importanti al mondo. E’ su questi circuiti internazionali che gli studenti delle università più prestigiose si sfidano con i loro veicoli da corsa, come quello del team Dinamis del reparto corse del Politecnico di Milano. Una monoposto in stile formula, progettata e prodotta da studenti delle varie facoltà dell’ateneo milanese.
Le gare di Formula student
"Partecipiamo alle gare di Formula student, che sono dei campionati a livello mondiale dove gli studenti di tutto il mondo progettano e costruiscono questi particolari prototipi di auto. Il nostro obiettivo è cercare di realizzare una macchina più veloce possibile, affidabile, ovviamente il più leggera possibile. Il nostro prototipo in particolare è un prototipo elettrico che usufruisce di quattro motori con una potenza limitata di 80 kW da regolamento" spiega Martina Lizzeri, ingegnera meccanica del Politecnico di Milano, nel team Dinamis dell'ateneo.
"Le nostre auto sono ottimizzate per i percorsi su cui giriamo, che sono percorsi molto stretti, con molte curve e pochissimi rettilinei, quindi quello che conta per le nostre macchine è la reattività e l’accelerazione in curva principalmente".
Il progetto viene valutato in sette eventi, che giudicano le performance in pista, il design ingegneristico, e l’analisi economico-finanziaria della vettura.
"Noi progettiamo tutto dall’inizio alla fine così come cerchiamo di fare per la produzione quindi è tutto fatto in casa, a parte lavorazioni particolari per cui dobbiamo appoggiarci ai nostri sponsor. Quello che conta di più è l’intraprendenza degli studenti. Noi cerchiamo di essere più creativi possibile, infatti abbiamo usato molte tecnologie innovative, ideate anche da noi, per cercare di raggiungere gli obiettivi".
approfondimento
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Il rapporto ANVUR
L’ultimo rapporto ANVUR sui dati delle immatricolazioni nelle università tecnico-scientifiche, ci rivelano che, nonostante gli sforzi, la presenza femminile è pressoché bloccata da 10 anni. Nel 2022 si arrivava al 37%. Percentuale che scende ancora quando si guarda a ingegneria e informatica, dove ci si ferma al 20%.
"Nel nostro team siamo 17 studentesse, quindi siamo molto poche, perché totalmente siamo in 130, quindi poco più del 7%. Nel mio reparto, poi, ci sono io su 25 persone - racconta Martina Lizzeri - Secondo me alla fine la realtà è che il campo della Formula 1 sia ancora preferito dal genere maschile. Ma non è certo qualcosa che preclude la partecipazione di noi ragazze". E una volta che anche le ragazze sceglieranno questi percorsi il cambiamento sarà sempre più rapido.