La Grande bellezza della Scienza. Benvenuti al nuovo Science Gateway del Cern

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Marta Meli

Marta Meli

"La sfida era rendere visibile l’invisibile" - ha detto l'architetto Renzo Piano - "da questo osservatorio si capisce che la Terra è un piccolo vascello spaziale in viaggio verso una destinazione sconosciuta su cui siamo tutti imbarcati. Perché distruggerla e perché litigare a bordo?”

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“Un'astronave sospesa su una foresta di 400 alberi. Un ponte tra l'immensamente grande dello spazio e l'immensamente piccolo delle particelle che si scontrano sottoterra nel gigantesco acceleratore”. Descrive così l’architetto Renzo Piano il nuovo Science Gateway del Cern a Ginevra, mentre guarda il lungo ponte di 200 metri che lo attraversa. “Renzo è riuscito davvero a riflettere lo spirito di questo luogo – aggiunge Fabiola Gianotti - dove lavorano insieme 17 mila scienziati di tutto il mondo, con 110 nazionalità rappresentate, tra le quali anche scienziati che provengono da Paesi che sono in guerra tra di loro”. Il progetto, appena inaugurato a Ginevra, nasce proprio da un’intuizione della Direttrice del Cern, che di fronte alla crescente curiosità per la scienza intende incrementare fino a mezzo milione l’anno il numero di visitatori a cui aprire gratuitamente le porte del suo laboratorio.

Il progetto e la sfida 

Una delle 5 strutture che compongono il nuovo Science Gateway è un auditorium di quasi mille posti dedicato alla memoria di Sergio Marchionne, “Sergio ci ha lasciato cinque anni fa – ricorda un emozionato John Elkann, Presidente di Stellantis– e abbiamo pensato che questo fosse il modo migliore di ricordarlo. Lui amava la scienza e la Fisica, era estremamente curioso, continuava a porsi domande e questa era la sua grande forza”. La Stellantis Foundation, con 45 milioni di franchi svizzeri, è il principale contributore del progetto, quasi la metà del totale (tra gli altri Carla Fendi, Rolex e Lego). Elkann è qui con la famiglia, la moglie e i 3 figli, per i quali ha già prenotato una visita al Science Gateway per la prossima primavera. Ci tiene a raccontare il Progetto HOP (Hands on Physics), che la fondazione Agnelli ha lanciato in Italia assieme al Cern e all’INFN per avvicinare ragazze e ragazzi delle scuole medie allo studio della Fisica.

Renzo Piano: "Rendere visibile l’invisibile"

“Benvenuti a bordo” esordisce l’architetto Piano nel discorso alla cerimonia d’inaugurazione. “Io non faccio mai un progetto senza stare sul posto. Perché anche i luoghi parlano, non solo le persone. Qui ci sono i ricercatori. Sono persone silenziose al Cern succede tutto sottoterra, 100 metri sotto i nostri piedi. La sfida era proprio questa: rendere visibile l’invisibile. E poi – aggiunge - da questo osservatorio si capisce che la Terra è un piccolo vascello spaziale in viaggio verso una destinazione sconosciuta su cui siamo tutti imbarcati. Perché distruggerla e perché litigare a bordo?”. “Il prossimo anno celebreremo qui i 70 anni del Cern” annuncia Fabiola Gianotti dal palco davanti ai rappresentanti del Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare, nato nel 1954 con l’intento di riportare in Europa nel nome della scienza le menti migliori di quella generazione, superando le divisioni della guerra. “Abbiamo realizzato questo sogno in mezzo ad emergenze come la pandemia e il conflitto in Ucraina – conclude la Direttrice - oggi la scienza è assolutamente necessaria per affrontare le sfide globali e dobbiamo incrementare le carriere in questo settore. Per farlo, il nuovo Science Gateway aprirà i suoi laboratori ai bambini, a partire dai 5 anni”.

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