Meteorite avvistato nel Cremonese, possibili frammenti a Sospiro

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Il corpo celeste ha illuminato i cieli del Nord Italia, dalla Toscana al Piemonte fino al Veneto. Secondo i dati raccolti da Prisma, alcuni pezzi della meteora potrebbero essere anche nel territorio dei Comuni di San Daniele Po e di Pieve d'Olmi

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Alcuni dei frammenti della meteora che lo scorso 24 maggio, poco dopo la mezzanotte, ha illuminato i cieli del Nord Italia, venendo avvistata dalla Toscana al Piemonte fino al Veneto, potrebbero essere caduti nel Cremonese. A indicare questa ipotesi sono state le analisi preliminari condotte da Prisma, la Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell'Atmosfera dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. "Nel caso in cui qualche frammento abbia raggiunto il suolo, hanno spiegato gli esperti - la parte più consistente potrebbe essere caduta nel Comune di Sospiro, a Est di Cremona, mentre altri frammenti più piccoli potrebbero essere disseminati lungo il Po, nel territorio dei Comuni di San Daniele Po e di Pieve d'Olmi".

Se verrà confermata la notizia, pronte squadre di ricerca

Gli esperti di Prisma ora raffineranno i calcoli e cercheranno di circoscrivere l'area interessata dalla possibile caduta, generalmente un'ellissi estesa per qualche chilometro lungo i due assi principali. Nel caso in cui i calcoli rafforzassero l'ipotesi di una caduta al suolo, verranno organizzate in loco squadre di ricerca aperte anche a volontari che verranno appositamente formati e che potranno affiancare gli esperti nella 'caccia al meteorite di mezzanotte'.

 

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Meteorite avvistato da 11 camere della rete Prisma

Il sasso cosmico, che mercoledì era stato avvistato da 11 camere della rete Prisma, "potrebbe regalarci una bella sorpresa", hanno sottolineano ancora gli esperti. Il suo eventuale ritrovamento potrebbe diventare il terzo in Italia nel giro di pochi anni, dopo quello del meteorite Cavezzo, avvenuto nel gennaio 2020, e quello del meteorite Matera, informalmente chiamato 'meteorite di San Valentino' perché caduto la sera dello scorso 14 febbraio. Al contrario, non sembrano esserci speranze di ritrovare frammenti al suolo del secondo bolide che mercoledì notte ha 'visitato' l'Italia solcando i cieli della Sardegna. La meteora sarda "ha attraversato l'atmosfera troppo rapidamente e si è estinta a una quota troppo alta per poter aver dato luogo alla caduta di una meteorite", concludono gli esperti. 

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