Arriva la cometa di Neanderthal, come e quando vederla

Scienze
© Dan Bartllet

Sarà necessario utilizzare un buon binocolo per osservare la "Cometa verde", chiamata così per la scia luminosa, che comparirà nuovamente nel cielo in questi giorni. In particolare, nelle prossime ore raggiungerà la distanza minima dalla Terra 

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Conosciuta anche come la "cometa di Neanderthal" perché l'ultima volta che si fece vedere fu 52.000 anni fa in era paleolitica, la cometa C/2022 E2 ZTF tornerà in questi giorni ad attraversare il cielo. Basterà usare un buon binocolo, meglio se lontano dalle luci della città e dal disturbo della Luna, per ammirarla in tutto il suo splendore. Oggi alle 18:11 ora italiana passerà alla minima distanza dalla Terra, a circa 42 milioni di chilometri, ma il momento migliore per osservarla sarà a notte fonda, poco prima dell'alba, proprio quando la Luna sarà tramontata. 

Come e quando osservarla

A svelare i trucchi per una corretta osservazione è stato l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope Project, che organizzerà due sessioni osservative il 13 gennaio e il 2 febbraio: "Si prevede che la cometa supererà di poco la soglia di visibilità a occhio nudo quando raggiungerà il punto più vicino al Sole il 12 gennaio, mentre sarà alla minima distanza dalla Terra ad inizio febbraio, diventando così appena osservabile senza strumenti sotto cieli davvero bui, limpidi e stellati", spiega Masi. In compenso, alle latitudini italiane, nei giorni di massimo splendore tra fine gennaio e inizio febbraio la cometa sarà circumpolare, ovvero visibile per tutta la notte al di sopra dell'orizzonte. Il vero limite sarà rappresentato dall'interferenza della Luna, che sarà particolarmente invadente nelle serate clou.

La cometa alla distanza minima dalla Terra

In particolare, la cometa dei Neanderthal raggiungerà la distanza minima dalla Terra  l'1 febbraio, proprio come aveva fatto 50.000 anni fa. Per osservarla, anche dalle zone più buie,meglio servirsi comunque di un binocolo, come spiegato all'Ansa dall'astronoma Elena Mazzotta Epifani, esperta dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).  Tra l'altro il transito della cometa, chiamata ZTF (C/2022 E3), è anche seguito con attenzione dai grandi osservatori astronomici dell'emisfero Nord dal momento che potrebbe rivelare molto sull'origine del nostro Sistema Solare ma anche sul modo in cui sono nati i sistemi planetari differenti dal nostro. 

 

La presenza della Luna

"Molto probabilmente la cometa non sarà visibile a occhio nudo nemmeno dai luoghi più bui e lontani dalle luci dei grandi centri abitati", ha spiegato l'astronoma. A complicare la visione, come già detto, sarà la presenza della Luna, che con la sua luce impedisce di osservare con chiarezza il passaggio della cometa. "Anche dalle zone più scure, quindi, si potrà osservare la cometa con un buon binocolo", ha confermato ancora l'esperta.

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