Nuova Zelanda, la penisola di Banks fotografata dai satelliti

Scienze
Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO

L’European Space Agency (Esa) ha diffuso lo scatto, ottenuto nell’ambito del programma “Earth from Space”, della penisola di origine vulcanica situata sulla costa orientale dell'Isola del Sud, in Nuova Zelanda. La foto è stata prodotta nel gennaio del 2019 dai satelliti della missione Copernicus Sentinel-2

L’European Space Agency (Esa), nell’ambito del programma “Earth from Space” e grazie all’ausilio dei satelliti che fanno parte della missione Copernicus Sentinel-2, ha diffuso un altro, affascinante, scatto proveniente dallo spazio, questa volta riguardante la penisola di Banks, una penisola di origine vulcanica situata sulla costa orientale dell'Isola del Sud, la più grande delle due maggiori isole che compongono la Nuova Zelanda.

Un’area di origine vulcanica

Nello scatto, acquisito il 4 gennaio 2019, l’Esa spiega che la penisola di Banks è visibile nella parte inferiore destra dell'immagine. L’area è formata da due vulcani estinti sovrapposti, ovvero il vulcano Lyttelton e il vulcano Akaroa. Si tratta di una zona che ha avuto origine in seguito a numerose eruzioni vulcaniche, verificatesi circa otto milioni di anni fa. La penisola ha anche molte altre baie e insenature più piccole, che le conferiscono "un insolito aspetto a forma di ruota dentata". Christchurch è la città più grande dell'Isola del Sud ed è visibile nello specifico a nord della penisola di Banks. Gli esperti, nel comunicato apparso sul sito ufficiale, hanno poi raccontato che il nome di questa particolare penisola è legata a Sir Joseph Banks, un biologo britannico che navigò con il capitano Cook.

La descrizione dell’immagine

Un’altra area della zona fotografata dai satelliti è quella delle Piane di Canterbury. Si tratta di una parte della penisola che si estende per circa 80 km nell'entroterra, dalla costa alle pendici delle Alpi meridionali, osservabili nella parte superiore e sinistra dell'immagine. Come raccontano gli esperti, queste pianure rappresentano una ricca regione agricola dove è molto attiva la produzione di grano e orzo, oltre ad essere conosciuta per la lana e l'allevamento di bestiame. Rangitata, Rakaia e Waimakariri, invece, sono i fiumi principali dell’area, visibili nell'immagine mentre scorrono in direzione sud-est dalle Alpi meridionali. In particolare, il fiume Rakaia, individuabile al centro dell’immagine, è uno dei più grandi fiumi intrecciati della Nuova Zelanda e percorre circa 150 km prima di tuffarsi nell'Oceano Pacifico. Proprio tra questo corso d’acqua e la penisola di Banks, nasce il lago Ellesmere, attualmente individuabile in una bassa laguna costiera, dotato di colore verde smeraldo, forse a causa di un’alta concentrazione di clorofilla. Infine, nel commento alla foto, gli esperti spiegano ancora che la lunga striscia di terra, visibile in marrone a sud della laguna, rappresenta il Kaitorete Spit, una barriera che separa la laguna dall'Oceano Pacifico.

esa_base

approfondimento

La base aerea di Vandenberg, in California, fotografata dai satelliti

Scienze: I più letti