Hayabusa, svolta la prima prova dell’invio dei campioni raccolti dall’asteroide Ryugu

Scienze

I tecnici della Jaxa hanno eseguito tutte le procedure che dovranno essere ripetute anche nel giorno del lancio della capsula contenente i materiali prelevati dall’asteroide Ryugu

La sonda giapponese Hayabusa 2 si sta preparando a lanciare verso la Terra la capsula contenente il materiale prelevato dall’asteroide Ryugu. La prima prova della procedura è andata a buon fine, come spiega la Jaxa, l’Agenzia Spaziale Giapponese, su Twitter. Durante l’operazione la capsula non è stata staccata, ma per il resto sono state eseguite tutte le “manovre” che andranno ripetute il giorno del lancio vero e proprio. La simulazione è stata seguita con molta tensione all’interno del centro di controllo della missione. Come nell’operazione effettiva, i tecnici hanno inviato i comandi per controllare la sonda e il sistema di terra e hanno atteso con ansia il “Go”, ossia l’autorizzazione a procedere. Dopo il via libera sono stati inviati altri comandi alla capsula. Anche i membri dell’Ambasciata australiana hanno partecipato alla prova, seppur “virtualmente”, perché lo scorso agosto il governo australiano aveva rilasciato l’autorizzazione per far rientrare la capsula Haybusa 2 sul proprio territorio.

La missione di Hayabusa 2

Nel corso della sua missione, la sonda Hayabusa 2 ha esplorato per circa 18 mesi l’asteroide Ryugu, che si trova a 300 milioni di chilometri dalla Terra, ed è atterrata sulla superficie in due occasioni: nel febbraio e nel luglio 2019. La prima volta aveva sparato un “mini proiettile” sul suolo roccioso per raccoglierne dei campioni; durante il secondo atterraggio, invece, aveva recuperato dei campioni più in profondità, dal cratere artificiale ottenuto in precedenza. Il suo viaggio di ritorno verso al Terra è iniziato nel novembre del 2019 e dovrebbe terminare entro la fine del 2020.

L’età dell’asteroide Ryugu

I dati forniti dalla sonda Hayabusa 2 hanno permesso ai ricercatori di sviluppare delle ipotesi su Ryugu. Una delle più particolari è stata descritta lo scorso aprile sulla rivista Science e sostiene che l’asteroide potrebbe essere più giovane del previsto: avrebbe un’età pari a circa 10 milioni di anni. “I lavori precedenti stimavano l’età di Ryugu tra i 10 e i 150 milioni di anni, a seconda della forza superficiale dell’asteroide. Abbiamo scoperto che tale forza è talmente piccola da rendere la superficie di Ryugu quasi del tutto priva di coesione. Questo significa che l’età dell’asteroide è di circa 10 milioni di anni”, avevano spiegato gli autori dello studio. Per verificare questa ipotesi sarà necessario condurre un’analisi accurata del materiale che Hayabusa 2 invierà sulla Terra.

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