Si tratta di Kathleen Rubins, della Nasa, e di Sergej Ryžiko e Sergej Vladimirovič Kud'-Sverčkov, dell’agenzia spaziale russa Roscosmos
Alle 7:45, ora italiana, di oggi, mercoledì 14 ottobre, il razzo Soyuz è decollato dal cosmodromo russo di Baikonur in Kazakistan con a bordo l’astronauta statunitense Kathleen Rubins e i cosmonauti di Roscosmos Sergej Ryžiko e Sergej Vladimirovič Kud'-Sverčkov. La loro destinazione è la Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Su Twitter, l’agenzia spaziale russa ha comunicato che la navicella “si è posizionata con successo in orbita”. Roscosmos ha anche reso noto che il viaggio dovrebbe durare poco più di tre ore e che gli astronauti a bordo della Soyuz stanno bene.
L’esperienza di Kathleen Rubins
La missione di Kathleen Rubins, Sergej Ryžiko e Sergej Vladimirovič Kud'-Sverčkov, iniziata dopo una stretta quarantena, durerà 177 giorni e prevedrà la realizzazione di 76 esperimenti scientifici a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. L’astronauta della Nasa non è nuova a questo tipo di esperienza: nel 2016 ha partecipato alla missione Expedition 48/49, assieme agli americani Jeffrey Williams e Robert Kimbrough, ai russi Aleksej Ovčinin, Oleg Skripočka, Sergej Ryžiko (coinvolto anche nella missione attuale), Andrej Borisenko e Anatolij Ivanišin (tutti di Roscosmos) e al giapponese Takuya Ōnishi (della Jaxa). Rubins è rimasta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per 115 giorni e ha svolto centinaia di esperimenti scientifici diversi, arrivando persino a diventare la prima persona a sequenziare il Dna nello spazio. Assieme al connazionale Jeffrey Williams ha anche partecipato a due attività extraveicolari per installare l’adattatore di sistemi di aggancio IDA-2.
L’esperienza di Sergej Ryžiko e Sergej Vladimirovič Kud'-Sverčkov
Come accennato, anche Sergej Ryžiko è già stato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale in occasione della missione Expedition 49. È stato coinvolto anche nella missione successiva, Expedition 50, assieme ai connazionali Andrej Borisenko e Oleg Novickij, al francese Thomas Pesquet (dell’Agenzia Spaziale Europea) e agli statunitensi Robert Kimbrough e Peggy Whitson. Stavolta ricoprirà il ruolo di comandante. Sergej Vladimirovič Kud'-Sverčkov, invece, è alla sua prima missione sull’avamposto umano.