L’analisi dei dati catturati dai due telescopi operativi all’Osservatorio “Roque de los Muchachos”, sull’isola di La Palma, avrebbe consentito alla collaborazione scientifica Magic di ottenere un’importante conferma della costanza della velocità della luce nel vuoto alle diverse energie osservate
Nel 2019, i telescopi Magic, operativi all’Osservatorio “Roque de los Muchachos” sull’isola di La Palma, alle Canarie, hanno rilevato il primo lampo di raggi gamma ad altissime energie. Denominato Grb 190114C è la radiazione gamma più intensa mai osservata da questi oggetti cosmici. Successive analisi condotte dalla collaborazione scientifica Magic avrebbero consentito agli esperti di ottenere un’importante conferma della teoria della relatività generale di Albert Einstein. Analizzando i dati catturati dai telescopi Magic, infatti, gli esperti non hanno rivelato alcun ritardo nei tempi di arrivo dei raggi gamma dipendente dall’energia, aggiungendo un’ulteriore possibile prova della costanza della velocità della luce nel vuoto. Allo studio hanno contribuito diverse realtà italiane, tra cui l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn).
Il commento degli esperti
“Realizzare questa misura non è stato facile, perché abbiamo dovuto confrontare i tempi di arrivo dei raggi gamma di energie diverse: per farlo è stato necessario assumere che essi fossero stati emessi tutti allo stesso tempo dalla sorgente, adottando un modello della sorgente basato su tutte le conoscenze di questo fenomeno finora a nostra disposizione”, ha spiegato Alessio Berti della Sezione Inft di Torino.
“Finora questo tipo di studi non erano mai stati condotti usando i Grb, perché non erano mai stati misurati a queste energie”, ha aggiunto Antonio Stamerra, coordinatore scientifico della Collaborazione Magic. “Per oltre vent’anni abbiamo aspettato di poter fare questo tipo di osservazione, consapevoli della sua importanza per il progresso della nostra comprensione dell’universo”.
L’importanza del risultato
Per comprendere l’importanza dei risultati, ottenuti dalla collaborazione scientifica Magic e descritti sulla rivista specializzata Physical Review Letters, è necessario partire dal significato della teoria della relatività generale di Einstein, che spiega come la massa e l'energia interagiscono con lo spaziotempo, creando un fenomeno comunemente noto come gravità, assumendo che la velocità della luce sia una costante universale. Nonostante le diverse conferme ottenute da più studi di settore, secondo alcune recenti ipotesi la teoria di Einstein potrebbe non valere su scale di grandezza infinitamente piccole, dove lo spaziotempo potrebbe interferire con la velocità della luce nel vuoto.
Tuttavia, come spiegato dagli esperti di Inaf, l’analisi dei dati registrati da Magic "non ha rivelato alcun ritardo nei tempi di arrivo dei raggi gamma dipendente dall’energia, come ci si sarebbe aspettati se ci fosse una quantizzazione dello spaziotempo”, consentendo di ottenere un’importante conferma della costanza della velocità della luce nel vuoto alle diverse energie osservate.