Nasa, studiati grazie ad un simulatore gli effetti delle radiazioni sugli astronauti

Scienze

Li hanno esaminati i ricercatori del Langley Research Center per capire come, in futuro, si potranno proteggere gli astronauti durante missioni di lunga durata, tra cui ad esempio quelle sulla Luna o su Marte

Cosa può succedere, nello spazio, se gli astronauti vengono sottoposti ad una prolungata esposizione alle radiazioni? A cercare di dare risposta a questa domanda e con l’obiettivo di tentare di salvaguardare la salute degli astronauti, impegnati in delicate missioni in orbita, ci hanno pensato i ricercatori del Langley Research Center, guidati da Lisa Simonsen, che hanno descritto il lavoro di un simulatore di raggi cosmici che la Nasa ha sviluppato presso lo Space Radiation Laboratory, situato presso il Brookhaven National Laboratory.

I raggi cosmici

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Plos Biology”, è partito dal concetto che i raggi cosmici comprendono in sé un insieme di protoni altamente energetici e particelle elettricamente cariche, tra cui ioni di elio di litio e di ferro da cui è difficile proteggersi. Essi, spiega anche il portale “Global Science” gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), possono entrare in contatto con i materiali dei veicoli spaziali e con i tessuti umani, “creando un complesso campo misto di particelle primarie e secondarie”. Gli effetti legati a questi ioni pesanti, anche dal punto di vista della salute, non erano ancora del tutto noti ma, attraverso questo particolare simulatore, gli esperti hanno potuto capirne meglio le dinamiche, osservando rapidamente il comportamento di più combinazioni di fasci di energia ionica. L’effetto è quello di poter controllare i livelli giornalieri di esposizione agli ioni più pesanti e quindi proteggere gli astronauti destinati, in futuro, a lunghe missioni sulla Luna e su Marte.

Gli esperimenti futuri

Al fine di comprendere meglio questa situazione, gli esperti si sono serviti del simulatore per controllare in in maniera rapida le cariche dei fasci di raggi cosmici, così da condurre esperimenti su animali per studiare poi gli effetti sulla salute dell'esposizione a diverse miscele di questi raggi cosmici. Le possibilità che forniranno adesso i risultati di questo studio, spiegano gli stessi ricercatori, potrebbero rappresentare un significativo passo in avanti per conoscere e comprendere meglio i potenziali rischi per la salute affrontati dagli astronauti durante missioni di lunga durata e approntare così le giuste misure per attenuarli.

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