A sostenerlo è un team di ricercatori internazionali, coordinati dagli esperti della Queen Mary University di Londra, che hanno esaminato 106 teschi di esemplari di un discendente dei dinosauri, il gharial, un coccodrillo gigante che vive in India
Quello sul sesso dei dinosauri è stato, per la comunità scientifica, un vero e proprio dilemma. Dopo numerose ricerche sul tema è ancora impossibile riuscire a riconoscere nei fossili i resti degli individui maschi da quelli delle femmine. A confermarlo è un recente studio, pubblicato sulla rivista “PeerJ” e coordinato da David Hone, ricercatore della Queen Mary University di Londra, realizzato in stretta collaborazione con il Museo canadese di storia naturale e gli atenei americani della Georgia del Sud e dell'Ohio. Per arrivare alla loro conclusione, i ricercatori hanno analizzato i teschi di 106 esemplari di un discendente dei dinosauri, un coccodrillo gigante indiano, detto gharial o gavial (Gavialis gangeticus), una tra le specie più grandi di coccodrilli esistenti.
Un buon modello di studio
"Si tratta di un buon modello per lo studio dei dinosauri", ha spiegato Hone. "Uno studio condotto anni fa affermava, ad esempio, che le femmine di Tyrannosaurus Rex erano più grandi dei maschi. Tuttavia lo studio su questi coccodrilli dimostra che rimane ancora molto difficile distinguere i sessi dalla sola analisi dei resti fossili degli scheletri". I gharial maschi, spiegano gli esperti, sono di dimensioni maggiori rispetto alle femmine e presentano una specie di protuberanza carnosa all'estremità del muso, noto come ghara, da cui il nome della specie. Esso è composto di tessuti molli ed è supportato da una cavità ossea vicino alle narici, nota come fossa nasale, che può essere identificata nei loro crani. Analizzando tutti e 106 i crani di animali di questa specie, che attualmente vive nelle pianure della parte settentrionale del subcontinente indiano, gli esperti hanno scoperto che a parte la presenza di questa fossa nei maschi, era ancora molto difficile distinguere i sessi. “Come i dinosauri, i gharial sono grandi rettili a crescita lenta che depongono le uova, il che li rende un buon modello per lo studio delle specie di dinosauri estinte. La nostra ricerca mostra che anche con una conoscenza preliminare del sesso del campione, può essere ancora difficile distinguere i gharial maschi da quelli femmina", ha spiegato ancora Hone, docente di Zoologia presso la Queen Mary University di Londra.
Il dimorfismo sessuale
In molte specie animali, si legge in un articolo pubblicato sul sito dell’ateneo londinese, maschi e femmine possono apparire molto diversi l'uno dall'altro. Ad esempio, le corna si trovano in gran parte solo nei cervi maschi, nei pavoni i maschi hanno normalmente colori vivaci con grandi piume iridescenti sulla coda mentre le femmine presentano una colorazione più tenue. Il fenomeno è noto come dimorfismo sessuale ed è molto comune nel regno animale. Gli esperti ritengono che anche i dinosauri mostrino queste differenze, anche se questa ricerca suggerisce che nella maggior parte dei casi questa evidenza sia troppo difficile da scovare solo dallo scheletro. “Alcuni animali mostrano livelli straordinariamente alti di dimorfismo sessuale, ad esempio enormi differenze di dimensioni tra maschi e femmine. I gharial si assestano in una linea di mezzo poiché possiedono queste grandi fossa nasali che possono permettere l'identificazione. Il nostro studio suggerisce che, a meno che le differenze tra i dinosauri non siano davvero sorprendenti, o che ci sia una caratteristica chiara come la fossa, faremo fatica a distinguere un dinosauro maschio e femmina usando come riferimento gli scheletri di dinosauri esistenti", ha detto ancora Hone.