I satelliti potrebbero compromettere le osservazioni astronomiche
ScienzeLo indicano i risultati preliminari delle simulazioni elaborate dall’Unione astronomica internazionale (Iau) in collaborazione con diversi enti, tra cui l’Esa
Le costellazioni di satelliti per le telecomunicazioni potrebbero alterare l’aspetto del cielo notturno. Secondo i risultati preliminari emersi dalle simulazioni realizzate dall’Unione astronomica internazionale (Iau), in collaborazione con diverse agenzie di rilevanza internazionale, quali l’Esa, Vera C. Rubin Observatory, U. Michigan, Caha ed Eso, oltre a compromettere la visibilità del cielo stellato a occhio nudo, la luminosità dei satelliti in orbita potrebbe ostacolare anche le osservazioni astronomiche.
Le previsioni degli esperti
Nei prossimi anni il cielo terrestre si popolerà di numerose costellazioni di satelliti, tra le quali Starlink della Space X e Athena di Facebook. Sebbene vi sia una grande incertezza sul futuro numero di satelliti, stando alle stime, come riporta il sito ufficiale dell’Iau, l’orbita terrestre bassa (sotto i 2mila chilometri) ne ospiterà da 1.500 a qualche migliaio, la maggior parte dei quali opererà a bassa quota. Nello specifico, tra i 250 e i 300 satelliti avranno un'altitudine di oltre 30 gradi sull'orizzonte, ciò significa che saranno posizionati proprio dove il cielo è libero da ostacoli e dove viene eseguita la maggior parte delle osservazioni astronomiche.
La spiegazione dell’Iau
Al momento è difficile prevedere quanti dei satelliti illuminati saranno visibili ad occhio nudo. Ciononostante, secondo gli esperti, l’aspetto del cielo notturno verrà comunque modificato, soprattutto se osservato dai luoghi dove appare più scuro.
I satelliti, come ricorda l’Iau, riflettono molta più luce immediatamente dopo il loro lancio e durante la fase di innalzamento in orbita, rispetto a quando raggiungono la loro altitudine operativa. “L'effetto globale dipende dalla durata dei satelliti in questa fase e dalla frequenza dei lanci”, si legge sul sito ufficiale dell’Unione astronomica internazionale.
I satelliti potrebbero essere abbastanza luminosi da saturare i rilevatori moderni dei grandi telescopi: “Avranno un impatto negativo sul progresso dell'astronomia da terra, radio, ottica e infrarossa, e imporrà di distrarre risorse umane e finanziarie dalla ricerca di base per studiare e implementare misure che possano mitigarne gli effetti”.