Saturno, scoperte 20 nuove lune: il pianeta supera Giove

Scienze
Saturno (Getty Images)

È il pianeta del Sistema solare con il maggior numero di satelliti. La scoperta, annunciata dall’International Astronomical Union's Minor Planet Center, si deve alle osservazioni compiute dall’astronomo Scott Sheppard e dal suo team, grazie al telescopio Subaru

Saturno è il Pianeta del Sistema solare con il maggior numero di lune.
Ha superato Giove, che ne conta 79, di ben 3 satelliti, con un totale di 82 lune.
Il sorpasso si deve alla scoperta di 20 nuovi satelliti in orbita attorno a Saturno, precedentemente sconosciuti: le lune sono tutte di dimensioni simili e sono molto più piccole rispetto al satellite terrestre, hanno un diametro di circa 5 chilometri.
La scoperta, annunciata dall’International Astronomical Union's Minor Planet Center, si deve alle osservazioni compiute dall’astronomo Scott Sheppard del Carnegie Institute of Science e dal suo team, grazie al telescopio Subaru alle Hawaii.

20 nuove lune: le caratteristiche

17 delle 20 nuove lune scoperte descrivono un’orbita retrograda rispetto al pianeta, ciò significa che orbitano attorno a Saturno nella direzione opposta alla rotazione del pianeta attorno al suo asse. Una di queste lune è la più lontana mai scoperta intorno a Saturno.
Gli altri tre satelliti, invece, orbitano in maniera prograda attorno al pianeta; due di essi sono più vicini a Saturno e impiegano circa due anni terrestri per completare un giro del pianeta. Il terzo, insieme alle lune retrograde più distanti, completa una singola orbita intorno a Saturno ogni tre anni.
"Studiare le orbite di queste lune può rivelare le loro origini, nonché informazioni sulle condizioni che circondano Saturno al momento della sua formazione", ha dichiarato Scott Sheppard.

Un tempo lune madri circondavano Saturno

I satelliti di Saturno, secondo la ricostruzione degli esperti, sembrano essere raggruppati in tre diverse ‘fazioni’ a seconda dell’inclinazione della loro orbita. Due delle lune con orbite prograde appena scoperte rientrano in un gruppo di satelliti  esterni con inclinazione di circa 46 gradi, il cosiddetto gruppo Inuit. Probabilmente un tempo queste lune formavano un satellite molto più grande che sarebbe poi andato incontro a frazionamento. Inoltre, le nuove lune retrograde hanno orbite con inclinazioni simili ad altri satelliti di Saturno già noti: anch’essi sono probabilmente frammenti di un’antica luna madre. Questi satelliti con moto retrogrado rientrano nel gruppo norreno e hanno nomi che derivano dalla mitologia norrena. "Questo tipo di raggruppamento di lune esterne è visibile anche attorno a Giove, a indicare che si sono verificate violente collisioni tra lune nel sistema di Saturno o con oggetti esterni come il passaggio di asteroidi o comete", ha spiegato il coordinatore del team di astronomi.

Altre scoperte

Le informazioni raccolte e lo studio delle orbite delle lune di Saturno aiuteranno a svelare alcuni dei misteri che ancora oggi attanagliano la storia dei pianeti.  "Nella giovinezza del Sistema Solare, il Sole era circondato da un disco rotante di gas e polvere da cui nacquero i pianeti. Si ritiene che un simile disco di gas e polvere circondasse Saturno durante la sua formazione", ha detto Sheppard. "Il fatto che queste lune scoperte di recente siano state in grado di continuare a orbitare attorno a Saturno dopo la rottura delle lune madri indica che queste collisioni si sono verificate dopo che il processo di formazione del pianeta era per lo più completo e che i dischi non erano più un fattore". Il team di astronomi a cui si deve la scoperta non è nuovo a questo genere di rilevazioni: lo scorso anno ha identificato 12 nuove lune intorno a Giove, di cui una con un’orbita retrograda. "Usando alcuni dei più grandi telescopi del mondo, stiamo completando l'inventario delle piccole lune attorno ai pianeti giganti", dichiara Scott Sheppard. "Hanno un ruolo cruciale nell'aiutarci a determinare come si sono formati ed evoluti i pianeti del nostro Sistema Solare". 

Concorso per nominare le lune

Dopo il successo che ha riscosso il precedente concorso per la scelta dei nomi delle nuove lune di Giove, gli astronomi hanno deciso di replicare l’esperimento dando la possibilità a tutti gli appassionati di poter proporre i nomi per nuovi i satelliti  di Saturno. Hanno così indetto un nuovo concorso che ha una sola regola: le lune devono avere il nome dei giganti della mitologia norvegese, gallica o inuit.

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