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Un’onda anomala su Andromeda osservata da radiotelescopio italiano

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Le osservazioni effettuate con il Sardinia Radio Telescope hanno permesso a un team guidato dalla Sapienza di Roma di notare un’emissione anomala nelle microonde proveniente dalla galassia 

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Uno studio internazionale guidato dall’Università Sapienza di Roma ha scoperto che la galassia di Andromeda presenta un’emissione anormale nelle proprie microonde, una sorta di onda anomala che potrebbe essere spiegata soltanto attraverso nuovi meccanismi di radiazione. La scoperta dei ricercatori, pubblicata all’Astrophisical Journal Letter, è stata resa possibile dal radiotelescopio di 64 metri situato in Sardegna (Sardinia Radio Telescope) gestito dall’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) che lo definisce “una nuova eccellenza mondiale per la radio astronomia”.

Galassia di Andromeda mappata per intero

Anche la Via Lattea fa parte del cosiddetto Gruppo Locale, un aggregato di galassie di cui Andromeda è la più grande. Proprio a causa delle vaste dimensioni era stato finora impossibile studiare la galassia in modo approfondito nello spettro delle microonde. Tuttavia, le caratteristiche del Sardinia Radio Telescope hanno permesso di realizzare osservazioni astrofisiche dalle quali sono state ottenute "immagini di svariati gradi quadrati garantendo adeguata sensibilità e risoluzione angolare”, come spiegato da Matteo Murgia dell’Inaf. In questo modo il team di ricercatori, che include tra gli altri la University of British Columbia, in Canada, e il California Institute of Technology, sono riusciti a mappare per intero la galassia di Andromeda nelle microonde “alla lunghezza d’onda di 4,5 cm e alla frequenza di 6,7 GHz".

L’onda anomala di Andromeda: possibili spiegazioni

Osservando per la prima volta tutta la formazione di stelle con il dettaglio richiesto, i ricercatori hanno potuto notare che oltre alle emissioni già previste, date da interazioni tra materiale interstellare e campo magnetico della galassia, Andromeda fa registrare un’emissione fuori dal normale considerata “un’onda anomala” che non si può spiegare con i meccanismi di radiazione già noti. Secondo l’Inaf, il fenomeno potrebbe essere compreso attraverso modelli “legati alla rapida rotazione di piccoli grani di polvere interstellare (spinning dust)”. Questi effetti erano finora stati studiati soltanto sulla Via Lattea, ma i risultati ottenuti consentiranno di analizzare Andromeda in modo più approfondito acquisendo ulteriori conoscenze, nel tentativo di capire se eventuali emissioni laser nelle microonde siano "causate dalla presenza di molecole di acqua”.