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Un circuito realizzato con le arance può illuminare un diodo led

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

Lo ha dimostrato Francesco Grimaccia, docente di elettrotecnica del Politecnico di Milano, durante l’ultima puntata della rubrica video #ILPOLIMIrisponde 

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Oltre a essere un’ottima fonte di vitamina C, le arance sono utili anche per svolgere un interessante esperimento scientifico. Collegandone alcune tra loro in un circuito è possibile creare una pila in grado di generare la tensione necessaria ad accendere un Led (Light Emitting Diode, cioè diodo a emissione di luce). Questa curiosa rivisitazione dell’invenzione di Alessandro Volta è stata presentata da Francesco Grimaccia, docente di elettrotecnica del Politecnico di Milano, durante l’ultima puntata di #ILPOLIMIrisponde, la rubrica video in cui i 1.300 professori e ricercatori che collaborano con l’Ateneo rispondono alle domande che gli utenti inviano sui vari canali social, svelando molte curiosità su argomenti di ogni tipo, come la robotica, l’astronomia, la fisica e le nanotecnologie.

Un esperimento curioso

All’inizio del video, Francesco Grimaccia spiega che il 7 novembre 1801 Alessandro Volta presentò a Napoleone Bonaparte la sua versione della pila, composta da una serie di dischi di zinco e rame alternati all’interno di una struttura verticale di legno e contrapposti a degli strati di feltro imbevuti di una soluzione acida. Per riprodurre l’invenzione del celebre scienziato italiano con le arance è necessario inserire in ognuna di essi due elettrodi, uno di zinco e uno di rame, entrambi collegati a un Led. "L'arancia fornisce una soluzione elettrolitica acida che serve a chiudere il circuito elettrico", spiega il docente.
Il principio alla base dell’esperimento è una reazione chimica di ossido-riduzione.

La differenza di potenziale

Per fornire la tensione necessaria ad attivare il Led è necessario creare un circuito in serie di arance. Infatti, la differenza di potenziale che si genera tra gli elettrodi inseriti in un singolo frutto è di soli 0,89 volt, troppo bassa per illuminare il diodo a emissione di luce (per fare un paragone, una comune pila stilo genera circa 1,63 volt). Nel video, una volta realizzato il circuito, Francesco Grimaccia mostra che il flusso di elettroni è effettivamente in grado di accendere il Led.
“Un po’ di sana frutta che ci dà energia”, conclude il professore.