Scattata la prima foto di 46P/Wirtanen, la cometa di Natale

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

È stata realizzata dal membro dell’Unione Astrofili Italiani (Uai) Rolando Ligustri, utilizzando un telescopio robotico situato in Australia 

L’Unione Astrofili Italiani (Uai) ha utilizzato un telescopio robotico situato in Australia per scattare la prima immagine della cometa 46P/Wirtanen. Secondo gli esperti, il corpo celeste sarà visibile nel cielo per tutto il mese di dicembre e diventerà così brillante da poter essere osservato a occhio nudo. È per questa ragione che gli è stato attribuito il nome di ‘cometa di Natale’. Verso la metà di dicembre, 46P/Wirtanen passerà a 11,5 milioni di chilometri dalla Terra.
"Per osservarla ho dovuto usare un telescopio dell'emisfero australe, perché al momento la cometa è poco visibile dall’emisfero nord”, spiega Rolando Ligustri, autore dello scatto e membro dell’Unione Astrofili Italiani. “Si trova, infatti, molto bassa sull'orizzonte, nella costellazione della Fornace", aggiunge l’esperto.

La cometa di Natale

La cometa 46P/Wirtanen deve il suo nome all’astronomo Carl A. Wirtanen, che la scoprì per primo nel 1948. Ogni cinque anni, il corpo celeste si avvicina al Sole e può essere osservato dalla Terra.
“Già da fine ottobre si sta muovendo verso il nostro emisfero e ha iniziato il suo lento ma inesorabile aumento di magnitudine”, afferma Rolando Ligustri. Secondo l’esperto dell’Unione Astrofili Italiani, nelle prossime settimane la cometa diventerà sempre più visibile e brillante.
"Il prossimo 12 dicembre raggiungerà il suo perielio, cioè il punto più vicino al Sole, prendendosi a tutti gli effetti l'appellativo di cometa di Natale".

Basterà un binocolo per poterla osservare

Con ogni probabilità, la cometa potrà essere osservata a occhio nudo a partite dal 17 novembre. Per farlo sarà però necessario allontanarsi dalle città, troppo luminose per consentire un’osservazione accurata della volta celeste, e cercare delle zone poco illuminate.
"Basterà un piccolo binocolo per osservare 46P/Wirtanen, perché si suppone che la cometa avrà una chioma di quasi 1 grado, apparirà cioè grande 2 volte la Luna”, spiega Ligustri. Dal 10 gennaio 2019 in poi, il corpo celeste tornerà a essere osservabile solo tramite l’ausilio di un telescopio.

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