Cromatina, i possibili effetti sulla cura dei tumori

Scienze
screening tumore al seno (Getty Images)
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Il progetto, finanziato dal Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, si pone come obiettivo quello di analizzare un ampio numero di unità biologiche cellulari, per rilevare informazioni sulla distribuzione nello sviluppo delle neoplasie
 

I tumori sono delle condizioni patologiche che colpiscono organi e tessuti. Sono caratterizzati dall’alterazione comportamentale di una determinata cellula, che disattiva alcune sue proprietà per svilupparne delle altre. Quest’ultima, in seguito al cambiamento, prolifera senza controllo con sorprendente velocità. Il meccanismo tumorale si innesca nel caso in cui i geni controllori, responsabili della gestione della riproduzione delle unità biologiche, siano fuori uso.
La prolificazione non controllata delle cellule tumorali maligne può portare alla diffusione della neoplasia negli organi e nei tessuti limitrofi, alterandone la struttura e il funzionamento. Questo non avviene per le unità biologiche benigne che limitano la loro riproduzione solo all’organo nel quale si sono sviluppate.

Variazioni nella struttura della cromatina responsabili dello sviluppo dei tumori

Molti studi hanno dimostrato che l’alterazione comportamentale delle cellule che innescano la patologia tumorale è determinata da alcune variazioni nella struttura della cromatina.
Quest’ultima è costituita da un complesso di proteine e acidi nucleici in cui è organizzato il genoma cellulare. Al suo interno le molecole di Dna sono associate a delle particolari proteine chiamate istoni.
Un innovativo progetto, finanziato dal Programma europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, si pone come obiettivo quello di analizzare un ampio numero di unità biologiche cellulari, per rilevare delle informazioni dettagliate sulla distribuzione della cromatina nello sviluppo delle neoplasie. Il test è sviluppato dalla collaborazione di sei partner di tre differenti paesi europei, tra i quali l’Università di Trento, il britannico Imperial College of Science Technology and Medicine, l’Istituto francese di scienze applicate a Lione e l’Università francese di Angers.

Possibili future cure personalizzate

I dati ottenuti dal progetto potrebbero essere di fondamentale importanza per la creazione di parametri da impiegare come marcatori tumorali.
“Osservare e analizzare la distribuzione della sostanza presente nel nucleo delle cellule, responsabile dello sviluppo della neoplasia, aiuterà a decifrare l’eterogeneità di certe tipologie di cancro”, sottolineano i coordinatori dello studio.
In aggiunta, questa ricerca potrà essere funzionale alla valutazione della risposta alle terapie. In futuro sarà probabilmente possibile sviluppare una cura personalizzata per ogni paziente.
 

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