Spazio: 60 anni fa il lancio di Sputnik 1, primo satellite artificiale

Scienze
La prima pagina della Pravda del 6 ottobre 1957 annuncia il successo della missione (Getty Images)

Il 4 ottobre 1957, dal cosmodromo di Baikonur, parte lo Sputnik. Un evento che decreta il temporaneo sorpasso sovietico sugli Usa nella corsa allo Spazio

La data del 4 ottobre 1957 rappresenta un momento storico nella storia dell'esplorazione spaziale: dal cosmodromo di Baikonur viene lanciato lo Sputnik 1, il primo satellite artificiale in orbita della storia. L'Unione Sovietica sorpassa (temporaneamente) gli Stati Uniti nella corsa allo Spazio.

Il lancio dello Sputnik

Il satellite sovietico partì alle 19.28 (22.28 ora di Mosca) dalla stazione nell'odierno Kazakistan grazie al vettore R-7 (Semyorka). In russo, la parola Sputnik (“satellite”, in astronomia) significa “compagno di viaggio”. Il successo del lancio – come ricorda anche l'agenzia Adnkronos – venne annunciato da Radio Mosca nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957.

Il sorpasso sugli Usa

Il lancio decretò il sorpasso sovietico sugli Usa, in piena Guerra Fredda; un periodo che oggi sembra davvero lontano, almeno in ambito spaziale. Il primo satellite statunitense – l'Explorer 1 – fu mandato in orbita solo qualche mese dopo, il 31 gennaio 1958. Il momento, dal grande impatto mediatico e ricordato anche come “crisi dello Sputnik”, fu cruciale nella gara per la "conquista" dello spazio tra le due superpotenze, che durò fino alla fine degli anni Sessanta. Il 20 luglio 1969, grazie al programma Apollo, gli Stati Uniti portarono il primo uomo sulla Luna. In mezzo, tra gli altri successi sovietici, ricordiamo il lancio della cagnolina Laika (sullo Sputnik 2, primo essere vivente a orbitare attorno alla Terra) e, nel 1961, quello di Jurij Gagarin, il primo essere umano nello spazio.

Un satellite “semplice”

Lo Sputnik fu progettato dall'Unione Sovietica a partire dal 1948 anche grazie all'utilizzo dei missili tedeschi V2, reperiti dopo la fine della Seconda guerra mondiale e modificati in vettori per il lancio dei satelliti artificiali. Lo Sputnik 1 era molto più semplice degli odierni veicoli spaziali: era composto di una sfera pressurizzata di alluminio dal raggio di 58 centimetri per 83,6 chili (contenente due trasmittenti, una serie di batterie e un termometro) e da 4 antenne lunghe circa 2,5 metri. Gli strumenti a bordo rimasero in funzione per 21 giorni e il satellite andò a fuoco il 3 gennaio 1958, durante il rientro nell'atmosfera terrestre. In tutto, aveva compiuto circa 1.400 orbite per un totale di 70 milioni di km.

Curiosità sullo Sputnik 1

Sono tante le citazioni televisive e cinematografiche (e non solo) di un evento che ha condizionato inevitabilmente l'immaginario collettivo. Lo Sputnik viene osservato dalla nave extraterrestre vulcaniana in un episodio di “Star Trek”, e anche il robottino disneyano Wall-E a un certo punto si trova a tu per tu con il satellite sovietico che ancora emette il suo segnale radio. Altre apparizioni dello Sputnik 1 si hanno in alcuni videogiochi (come “Fallout”) e nel film “Cielo d'ottobre” del 1999. Persino Totò lo cita in un'esilarante battuta: “Ma vi pare giusto che uno alza la testa e dal cielo gli arriva uno Sputnik nell'occhio?”.

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