Scoperte le rane sorde ai richiami amorosi

Scienze
Il caso della rana goccia d'oro è il primo mai registrato (Foto: Archivio Getty Images)

Un team di ricercatori internazionali ha scovato una specie di anfibi che non può sentire il corteggiamento dei partner. È il primo caso di questo genere

Capita in natura che un maschio rinunci al corteggiamento perché non riceve risposta, ma ci sono anche specie animali che insistono, nonostante il loro richiamo finisca nel nulla. Un ricerca internazionale pubblicata su Nature ha infatti appurato che le rane goccia d'oro sono sorde ai richiami amorosi. I maschi di questa specie, però, insistono nei loro (inutili) tentativi.

Il primo caso masi scoperto

L'importanza della ricerca sta proprio nell'inutilità di questo comportamento. Si tratta infatti del primo caso mai scoperto di una specie animale sorda al proprio richiamo amoroso. Un'asimmetria che, di solito, l'evoluzione cancella perché ostacolerebbe la capacità di riprodursi. Per questo motivo i ricercatori, guidati da Sandra Goutte dell'Universidade Estadual de Campinas di São Paulo, ipotizzano che la sordità sia una manifestazione recente. Oppure che i maschi riescono a raggiungere ugualmente il proprio obiettivo grazie a segnali visivi che i prossimi studi intendono approfondire.

La difesa dai predatori

Spendere la propria voce senza alcun risultato è poco conveniente, perché comporta perdita di energia a fronte di un vantaggio nullo. Inoltre, questo comportamento attirerebbe l'attenzione dei predatori e non quello delle femmine. Ma il team, composto da ricercatori brasiliani, danesi e britannici, ha formulato un'altra ipotesi che spiegherebbe il ritardo dell'adattamento: queste rane, caratterizzate da un colore arancione acceso, sono piccole (al massimo un paio di centimetri) ma molto tossiche. Un metodo difensivo così efficace da tenere lontani gli altri animali e da eliminare la necessità di passare inosservati.

Dalla foresta al laboratorio

L'osservazione è iniziata nelle foreste del Brasile. Sandra Goutte afferma di essere rimasta sorpresa quando, alla riproduzione dei richiami, non corrispondeva alcuna reazione da parte delle rane. La ricerca si è quindi trasferita in laboratorio, dove gli studiosi hanno confermato la prima ipotesi applicando minuscoli elettrodi sotto la pelle e nell'orecchio degli anfibi. È possibile, sostengono i ricercatori, anche che la sordità sia stata una risposta evolutiva: i richiami dei maschi delle rane goccia d'oro sono, infatti, molto flebili, a tal punto da essere ritenuti inutili per la riproduzione.

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