Una supernova nella “galassia dei fuochi d'artificio”
ScienzeLa scoperta è di un astrofilo americano e la conferma è arrivata dal Virtual Telescope. Si tratta della decima stella dal 1917 ad oggi a far brillare quella parte di cosmo
La galassia Ngc 6946, descritta dagli appassionati come la galassia “dei fuochi d'artificio”, ha dato di nuovo spettacolo regalando agli osservatori la sua decima supernova nel giro di soli cento anni. Il fenomeno è stato catturato da un amatore, intento ad osservare la galassia da un osservatorio dell'Arizona. Nel giro di poche ore la sua scoperta è stata confermata dal Vitual Telescope.
L'esplosione stellare
La supernova individuata dall'Osservatorio Tenagra III dell'Arizona è stata battezzata col nome di SN2017eaw; le immagini riprese domenica 14 maggio rivelano uno scenario invisibile fino a due giorni prima. L'esplosione è arrivata ad essere visibile sulla Terra dopo 22 milioni di anni, tanta è la distanza in anni luce fra il luogo in cui si trovava la supernova e il nostro pianeta. Le immagini sintetizzano un'esposizione di due minuti, non filtrata. Il Virtual Telescope ha anche alternato lo stesso cielo, osservato nel 2011, per fare un confronto diretto fra le osservazioni nuove con quelle vecchie. La supernova si trova immersa fra numerose altre stelle in quanto, per osservarla, bisogna guardare attraverso la fitta trama di stelle dislocate nella Via Lattea. Il telescopio dal quale è stato catturato il filmato offre, secondo Virtual Telescope, “uno dei migliori cieli nel mondo”; esso si trova a 1300 metri d'altezza presso il Sonoran desert.
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La rarità della supernova
Le supernove sono un evento cosmico molto raro. Nella Via Lattea, la galassia in cui si trova anche il nostro Sistema solare, sono state osservate appena tre supernove: una nel 1054, testimoniata da fonti cinesi, un'altra nel 1572, osservata da Tycho Brahe e l'ultima nel 1604, di cui diede notizia Keplero. Una stella sufficientemente grande (con una massa almeno 1,4 volte quella solare) può trasformarsi in supernova al termine del ciclo di produzione di energia termonucleare, quando l'astro collassa su se stesso con una potentissima esplosione.