Ricerca sui babbuini: il linguaggio umano avrebbe 25 milioni di anni

Scienze
I babbuini sono in grado di pronunciare suoni simili a quelli prodotti dall'uomo (Getty Images)

La scoperta è di un gruppo di studiosi delle università di Marsiglia e Grenoble, che hanno studiato la laringe di alcuni primati individuando delle similitudini con gli esseri umani sia dal punto di vista anatomico che nella emissione di suoni vocalici

Il corso dell’evoluzione del linguaggio è una delle questioni più difficili per la scienza. Tuttavia, l’origine di quello che è considerato un tratto distintivo della nostra specie potrebbe avere radici molto più lontane nel tempo di quanto si pensi. Per la precisione risalirebbe a circa 25 milioni di anni. E' questa la conclusione di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori delle università di Marsiglia e Grenoble che hanno effettuato dei test sui babbuini e pubblicato successivamente i propri risultati sulla rivista scientifica “Plos One”.

 

I test sui babbuini – I ricercatori hanno ascoltato oltre 1.300 vocalizzazioni spontanee prodotte da 15 babbuini maschi e femmine della Guinea in diversi contesti sociali. In aggiunta a ciò, è stata studiata l’anatomia dei tratti vocali coinvolti nell’emissione di questi suoni in due esemplari morti per cause naturali. Gli esseri umani sono in grado di produrre suoni vocalici poiché controllano con precisione la posizione della lingua; dai test della ricerca è emerso che anche i babbuini sarebbero in grado di pronunciare le cinque vocali, emettendo suoni molto simili a quelli dell’uomo. Il motivo è per così dire anatomico: i muscoli della lingua del babbuino sarebbero gli stessi dell’uomo e ciò suggerirebbe che anche le scimmie siano in grado di utilizzare tecniche di vocalizzazione simili.

 

La stessa frequenza sonora – I ricercatori hanno esaminato le vocalizzazioni attraverso analisi acustiche, anatomia della lingua e potenziale sonoro. Da questa serie di test è emerso che i babbuini produrrebbero suoni che condividono la stessa frequenza sonora che caratterizza la struttura delle vocali umane. Da ciò si deduce, secondo gli esperti, che in passato anche ominidi simili ai babbuini siano stati in grado di produrre suoni del genere. In precedenza l’ipotesi comune era che i babbuini non fossero in grado di riprodurre questa gamma di suoni, in quanto privi delle giuste caratteristiche anatomiche della laringe. Essi infatti possiedono una “laringe alta”, come scrive il dottor Louis-Jean Boë dell’Università di Grenoble, “che dovrebbe precludere loro la possibilità di produrre i suoni vocalici presenti nel linguaggio umano”.

 

Alle origini del linguaggio – Come si legge nella ricerca pubblicata su “Plos One”, le competenze articolatorie umane, riscontrate anche nei babbuini, sarebbero state già presenti nell'ultimo antenato che abbiamo in comune con la famiglia dei Cercopithecoidei (a cui appartengono tutte le scimmie non antropomorfe presenti in Asia e Africa). E questo "parente" comune sarebbe piuttosto vecchio, avendo compiuto ben 25 milioni di anni. Prima di questa scoperta si riteneva che la parola avesse avuto origine in un periodo compreso tra i 70 e i 100 mila anni fa.

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