Tumore al seno, scoperta molecola che potrebbe giocare ruolo chiave nel suo sviluppo
Salute e BenessereIl risultato si deve a un nuovo studio condotto dai ricercatori della International Agency for Research on Cancer (IARC), a Lione, e dalla University of Oxford, su un campione composto da centinaia di migliaia di donne
La ricerca scientifica ha compiuto un ulteriore importante passo in avanti nella lotta contro il tumore al seno: è stata individuata una nuova molecola che potrebbe giocare un ruolo chiave nello sviluppo della neoplasia.
La scoperta si deve a un team di ricercatori della International Agency for Research on Cancer (IARC), a Lione, e dalla University of Oxford, che analizzando informazioni provenienti da centinaia di migliaia di donne ha dimostrato la presenza di un’associazione tra livelli più alti della molecola nel sangue e un maggior rischio di contrarre il cancro al seno.
Si chiama IGF-1 ed è da diverso tempo nel mirino dei ricercatori in quanto classificata come una molecola in grado di favorire la crescita di cellule cancerose.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, pubblicato sulle pagine della rivista specializzata Annals of Oncology, gli epidemiologi hanno misurato le concentrazioni di IGF-1 nel sangue di 206.263 donne, seguite per un periodo di osservazione complessivo di sette anni.
Nel corso del follow-up sono emersi 4360 nuovi casi di cancro al seno.
Confrontando i livelli della molecola nel sangue delle pazienti che hanno contratto il tumore con quelli delle donne sane, gli esperti hanno dedotto che una maggiore concentrazione di IGF-1 sarebbe associata a una maggiore probabilità di contrarre la neoplasia al seno. Nello specifico si sono ammalate di tumore 26 donne su 1000 tra quelle con alti livelli ematici della molecola, contro 20 su 1000 con bassa concentrazione di IGF-1.
I risultati del secondo test
In un ulteriore test, i ricercatori hanno analizzato il Dna del campione, andando alla ricerca di eventuali geni in grado di influire sulla concentrazione di IGF-1 nel sangue. Sono così riusciti a dimostrare che le pazienti geneticamente predisposte ad avere livelli più alti della molecola nel sangue erano anche quelle con più probabilità di contrarre il cancro al seno.
"Questi risultati suggeriscono che IGF-1 abbia un probabile ruolo nel causare la malattia”, ha spiegato Neil Murphy, tra i ricercatori che hanno condotto lo studio.