Come prevenire e curare l'influenza

Salute e Benessere
Si stima che l'influenza potrebbe colpire cinque milioni di persone in Italia quest'anno (foto: archivio LaPresse)
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Secondo le ultime stime potrebbe colpire almeno cinque milioni di persone in Italia. Ecco allora alcuni suggerimenti per difendersi dal virus ed evitare il contagio

Insieme all'autunno è iniziata anche la stagione dell'influenza. Secondo le ultime stime, in Italia potrebbero essere colpiti circa cinque milioni di persone, anche se gli esperti sottolineano che molto dipenderà anche dalla condizioni meteorologiche dei prossimi mesi. Ecco allora alcune linee guida e consigli per difendersi dal virus.

Influenza: cause e sintomi

L'influenza è una patologia causata da un virus che colpisce le vie aeree dell'organismo umano. I sintomi dell'infezione, come si legge sul sito del ministero della Salute, vanno dalla febbre alta, ai dolori muscolari passando per tosse e raffreddore. L'influenza può includere anche mal di testa, brividi, perdita di appetito, affaticamento e mal di gola. Specialmente nei bambini, poi, possono verificarsi nausea, vomito e dissenteria. La degenza, in genere, può durare dalla settimana ai dieci giorni, ma possono insorgere complicazioni nei soggetti a rischio come gli over 65, i bambini o persone che sono già affette da patologie croniche. La trasmissione dell'influenza avviene attraverso le vie aeree in maniera diretta (tosse, starnuti, colloqui a distanza molto ravvicinata) o indiretta (dispersione di goccioline e secrezioni su oggetti e superfici).

Come prevenire l'influenza

Dato che il contagio può avvenire anche in maniera indiretta, è bene evitare luoghi affollati, ma soprattutto bisogna lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone. Una buona igiene è infatti essenziale nel limitare la diffusione del virus. Bisogna, poi, evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso o bocca. Allo stesso tempo, chi è affetto da influenza dovrebbe coprirsi le vie aeree con un fazzoletto quando tossisce o starnutisce in modo da limitare la diffusione dei germi. È bene ricordare, poi, che i pazienti affetti da influenza sono già contagiosi durante il periodo di incubazione quando non si sono ancora manifestati i sintomi. Un adulto può trasmettere il virus da tre a sette giorni dall'inizio della malattia, a differenza dei bambini che sono contagiosi più a lungo. Anche se il virus influenzale è diffuso in tutto l'organismo e quindi anche nel latte materno, la trasmissione avviene soprattutto per via aerea, per cui è consigliabile allattare indossando una mascherina sulla bocca.

Vaccini per l'influenza

Considerando situazione climatica e distribuzione temporale dell'epidemia influenzale, il periodo destinato alla campagna di vaccinazione nel nostro Paese parte dalla metà di ottobre fino alla fine di dicembre. La vaccinazione viene offerta gratuitamente a tutti i soggetti che possono incorrere in complicanze nel caso contraggano l'influenza. I vaccini antinfluenzali non vanno somministrati nei piccoli di età inferiore a 6 mesi. La vaccinazione della mamma e degli altri familiari che ne hanno cura è una possibile alternativa per proteggerli in maniera indiretta. Una sola dose di vaccino è sufficiente per i soggetti di tutte le età, ad eccezione di quella infantile. Per i bambini sotto i 9 anni mai vaccinati in precedenza si raccomandano, invece, due dosi da somministrare a distanza di almeno quattro settimane l'una dall'altra. Per chi si è già immunizzato contraendo l'influenza, la vaccinazione si può fare comunque e non comporta l'aumento di effetti collaterali, ma ha solo l'effetto di richiamare la memoria immunologica e aumentare la riposta provocata dalla vaccinazione stessa.   

Influenza e alimentazione

Secondo la Fondazione Veronesi, una dieta varia ed equilibrata, nel rispetto della stagionalità è il modo migliore per difendere l'organismo. Frutta e verdura arricchiscono le difese potenziandole con vitamine e sali minerali. Contro l'influenza, in particolare, ci sono alimenti che non dovrebbero proprio mancare. Tra le verdure, ad esempio,  cavolfiori, cavoli, broccoli e verza sono ricchi di vitamina C e principi attivi di antiinfiammatori e antiossidanti. Per la frutta, ci sono le arence e in generale gli agrumi, ma anche mele da mangiare cotte e pere. Le dosi consigliate sono di almeno due/tre porzioni al giorno. Indispensabili sono, poi, i cereali che forniscono quei carboidrati complessi necessari a garantire la massima efficienza del metabolismo. Durante l'influenza è necessario reintegrare i liquidi bevendo molta acqua, ma anche infusi e tisane. I liquidi caldi, come il tradizionale brodo che producono un effetto fluidificante e vasodilatatorio. Per facilitare il decorso della malattia, aiutano anche latte caldo, miele e zenzero.

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