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Cistite, cos’è e i consigli degli esperti per prevenirla e curarla

Salute e Benessere

Gli specialisti dell'Associazione Mondiale per le Malattie infettive e i Disordini Immunologici hanno stilato un vademecum per evitare di incorrere in questa fastidiosa infezione batterica della vescica, che colpisce una donna su tre 

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La cistite è un'infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica in genere associata ad un'infezione batterica. Più raramente a scatenarla possono essere l'assunzione di farmaci o molecole irritanti come prodotti per l'igiene intima o gel spermicidi. Come spiega anche il portale di Humanitas, rinomato polo ospedaliero nel Milanese, l'infiammazione della vescica associata alla cistite può essere dolorosa e fastidiosa. In genere non è pericolosa per la salute, a meno che l'infezione non si estenda ai reni. Di solito è sostenuta da germi che popolano l'ultimo tratto dell'intestino e, in molti casi, il batterio protagonista dell’infiammazione è l'escherichia coli. Questi microrganismi possono raggiungere la vescica dall'esterno attraverso l'uretra, dall'interno attraverso la propagazione da organi vicini o ancora attraverso il sangue.

Come si manifesta

Ma come si manifesta la cistite? Solitamente attraverso bruciore alla vescica durante e dopo la minzione, attraverso urine torbide e maleodoranti, dolori al basso ventre e, solo in casi gravi, attraverso febbre e la presenza di sangue nelle urine. Ad esserne maggiormente colpite sono le donne rispetto agli uomini: stando ai dati oltre il 30% della popolazione femminile, infatti, sperimenta almeno un episodio di cistite nella propria vita e di questa percentuale, circa il 20% è affetto da cistite ricorrente. A spiegare come prevenirla e curarla ci ha pensato l'Associazione Mondiale per le Malattie infettive e i Disordini Immunologici.

I batteri responsabili

Come detto, tra i principali responsabili della cistite c’è, nell'80% dei casi l'escherichia coli, tra i più comuni batteri intestinali, a cui ne seguono altri come lo staphylococcus aureus e il proteus. A causare l'infezione, ribadiscono gli esperti, sono i batteri provenienti dall'intestino che giungono nella vescica attraverso l'uretra. Il fatto che le donne siano maggiormente colpite da questa patologia è spiegato dalla ridotta dimensione dell'uretra femminile (circa 3-4 cm), oltre che dalla sua vicinanza alla vagina e al retto. La cistite, proseguono i medici, colpisce comunemente le donne in età fertile e, maggiormente di frequente, quelle sessualmente attive. Stando ai dati in possesso degli esperti, infatti, circa il 4% dei casi, si manifesta in genere tra le 24 e le 72 ore dopo il rapporto sessuale. "La vicinanza della vescica ai genitali femminili la rende sensibile ai traumi meccanici dovuti al rapporto sessuale, soprattutto se la lubrificazione è scarsa", ha spiegato all’Agi Susanna Esposito, presidente dell’Associazione e professore ordinario di pediatria all'università di Parma.

Alcuni consigli

Come si può combattere la cistite? E’ sempre l’esperta a dare utili consigli. "Una corretta igiene personale e l'adozione di qualche piccola precauzione, come urinare subito dopo il rapporto, aiutano ad allontanare i batteri contrastando il verificarsi o il ripresentarsi della cistite. Nel caso in cui si manifestino i sintomi, è fondamentale rivolgersi tempestivamente al medico”. Infatti, esclusivamente attraverso l'esame delle urine e l'urinocoltura, esami specifici per verificare la presenza di batteri e identificarne la tipologia, potrà essere confermata la diagnosi e prescritto il trattamento più adeguato in grado di combattere l'infezione e contrastare le eventuali recidive. Escludendo i rapporti sessuali, ulteriori fattori che possono causare la cistite sono la stipsi o l'assunzione di alcuni farmaci.

I casi in età non adulta

Se è vero che la cistite colpisce prevalentemente gli adulti, l’infiammazione può presentarsi anche in età pediatrica. ll rischio sotto i 14 anni di età riguarda, ancora una volta, più le femmine (3%) che i maschi (1,1%). Fattori di rischio per i più giovani sono abitudini minzionali non corrette (come trattenere a lungo l’urina), disfunzioni vescicali e dello sfintere uretrale esterno oppure il reflusso vescico-ureterale. Quest'ultima è una condizione patologica che comporta il passaggio di urina dalla vescica all'uretere. In questo caso i batteri del tratto urinario inferiore possono facilmente contaminare il tratto superiore, causando infezioni ricorrenti.

Cosa fare se compare

Cosa fare una volta che la patologia compare? Per contrastare i batteri responsabili della cistite spesso vengono in soccorso gli antibiotici, prescritti dal medico curante a seconda della gravità dell'infezione. Un altro valido aiuto, considerata l'origine intestinale della maggior parte dei batteri coinvolti nella cistite, può arrivare dalla regolarizzazione della flora batterica intestinale.

Tutti i consigli per prevenire la cistite

Ma per evitare questo processo, proprio gli esperti dell'Associazione Mondiale per le Malattie infettive e i Disordini Immunologici hanno fornito utili indicazioni per evitare l'insorgenza della cistite. Primo consiglio: bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno per diluire la concentrazione batterica nella vescica, quindi seguire una corretta igiene intima, utilizzando un sapone neutro. Altro consiglio: non trattenere per lungo tempo l’urina, perché si può correre il rischio di permettere la proliferazione dei batteri. Per quanto riguarda l’alimentazione, è preferibile seguire una dieta ricca di fibre per contrastare la stitichezza e ridurre la presenza di batteri nell'intestino, oltre a bere succo di mirtilli rossi: studi recenti hanno dimostrato come i flavonoidi in esso contenuti contrastino l'annidamento dei batteri intestinali nella vescica. Dopo i rapporti sessuali è bene lavarsi bene e svuotare completamente la vescica, oltre a considerare il fatto che è meglio non avere rapporti durante un episodio acuto di cistite per non infiammare ulteriormente le vie urinarie e per non trasmettere l'infezione al proprio partner. Per quanto riguarda la biancheria intima, meglio utilizzare indumenti di cotone, mentre in generale è preferibile evitare pantaloni troppo stretti. Al mare o in piscina, ambienti dove la cistite può essere scatenata, meglio asciugarsi bene e cambiare subito il costume dopo il bagno.