La graphic novel di Mauro Mogliani dà voce al Parkinson: una storia illustrata tra fragilità, immaginazione e solidarietà concreta
Cosa accade quando una malattia diventa personaggio? Da questa domanda nasce “I sogni di Park”, un progetto narrativo e visivo che trasforma il Parkinson in un pupazzo, in un bambino, in un sogno. Il protagonista è Park, figura tratteggiata con grafia infantile, sempre in movimento, come la malattia stessa. Ma Park è anche altro: è il disturbo neurologico che ha cambiato la vita di Mauro Mogliani, l’autore della graphic novel, a cui è stato diagnosticato il Parkinson a 50 anni.
Un dialogo illustrato con la malattia
“I sogni di Park” è molto più di un diario: è un confronto intimo tra l’autore e la malattia che lo abita. All’inizio respinta e demonizzata, Park diventa lentamente un interlocutore. Nei sogni, nei disegni storti, nei racconti. Mogliani sceglie di non combatterla frontalmente, ma di ascoltarla, capirla, umanizzarla. Una favola moderna, dai tratti dolorosi ma profondi, che rompe lo stigma secondo cui il Parkinson sarebbe una malattia solo della terza età: colpisce anche i giovani, e spesso li rende invisibili nei percorsi di cura.
Un libro, un gesto di solidarietà
Parte del ricavato del progetto sarà destinato alla ricerca scientifica sul Parkinson e al sostegno di chi riceve una diagnosi precoce. Ogni copia acquistata, ogni evento legato al libro, diventa un atto di vicinanza e consapevolezza. “Se anche una sola persona, leggendo Park, si sentirà meno sola… allora ne sarà valsa la pena”, afferma l’autore. Perché anche nei sogni tremolanti c’è spazio per la comprensione, la tenerezza e il cambiamento.