Studio: la miopia dilaga tra bambini e adolescenti. Le cause ed i possibili rimedi
Salute e BenessereIntroduzione
La miopia, un disturbo oculare che compromette la capacità di vedere gli oggetti a distanza e che generalmente inizia nella prima infanzia e si aggrava con l'età, potrebbe arrivare a toccare più di 740 milioni di persone entro il 2050, coinvolgendo un bambino o adolescente su tre. L’allarme emerge da un'analisi pubblicata sul "British Journal of Ophthalmology", in un lavoro di ricerca coordinato da Yajun Chen, della Sun Yat-Sen University, in Cina.
Secondo gli esperti la pandemia di Covid-19 potrebbe aver giocato un ruolo centrale nell'aumento dei tassi osservati dopo il 2020. Ed è stata osservata anche una correlazione tra "la durata dell'istruzione e l'insorgenza della miopia, il che suggerisce che l'implementazione precoce dell'istruzione formale potrebbe potenzialmente fungere da elemento contributivo”, hanno commentato gli scienziati coinvolti nello studio.
Quello che devi sapere
L'allarme degli esperti: lo studio
La prevalenza globale della miopia, un disturbo oculare che compromette la capacità di vedere gli oggetti a distanza e che generalmente inizia nella prima infanzia e si aggrava con l'età, potrebbe superare i 740 milioni di casi entro il 2050, coinvolgendo 1 bambino o adolescente su 3. E’ questo l’allarme emerso da un'analisi pubblicata sul British Journal of Ophthalmology, in un lavoro di ricerca coordinato da Yajun Chen, della Sun Yat-Sen University, in Cina
La previsione degli studiosi
Secondo questo studio sarebbero particolarmente coinvolte le bambine, chi vive in Asia orientale oppure ancora coloro che vivono nelle aree urbane. In particolare, secondo gli studiosi, considerando che oggi oltre un bambino e adolescente su tre (36%) nel mondo è miope, questa platea potrebbe aumentare drasticamente nei prossimi decenni
I dati presi in esame
Per arrivare a sostenere la propria tesi, i ricercatori cinesi hanno incrociato diversi dati, stimando la prevalenza attuale e futura della miopia fino al 2050, dopo aver analizzato i risultati di 276 studi sul tema che hanno coinvolto 5.410.945 bambini e adolescenti e 1.969.090 casi di miopia, in diversi Paesi di Asia, Europa, Africa, Oceania, Nord e America Latina
L'aumento dei giovanissimi coinvolti
L'analisi ha permesso di registrare un aumento di oltre tre volte il numero dei giovanissimi coinvolti, tra il 1990 e il 2023, passando dal 24% del primo decennio al 25% del secondo, fino al 30% del terzo e al 36% del periodo 2020-23. Un dato, su tutti, è emerso in maniera evidente: la diffusione della miopia tra gli adolescenti ha superato quella tra i bambini, raggiungendo il picco del 54% nel 2020-23
I fattori associati alla miopia
In termini assoluti i bambini miopi, considerando il lasso temporale che va dal 1990 al 2023, sono quasi raddoppiati rispetto al numero di adolescenti. E, tra i fattori specifici associati a questa problematica, gli scienziati hanno associato in particolare, il vivere in Asia orientale (35% dei casi tra i miopi) o in aree urbane (29%), oltre ad appartenere al sesso femminile (34%), all'essere adolescenti (47%) o, ancora, al possedere un alto livello di istruzione (46%)
Oltre 740 milioni di casi entro il 2050
Stando, dunque, alle stime degli esperti, la quota globale e complessiva della miopia potrebbe riguardare il 40% dei bambini e degli adolescenti entro il 2050, superando i 740 milioni di casi rispetto ai 600 milioni previsti entro il 2030. Come detto, ad essere maggiormente colpite potrebbero essere le donne, con il 42% che sarà miope rispetto al 37,5% dei maschi, sempre entro 2050
I numeri relativi al continente asiatico
Tra le fasce di popolazione maggiormente interessate c’è anche quella degli adolescenti tra i 13 ed i 19 anni rispetto ai bambini tra i 6 ed i 12 anni, ovvero il 52,5% contro il 27,5%, sempre entro il 2050. Mentre nel continente asiatico il 52% dei bambini e degli adolescenti saranno miopi nel 2030, il 62% nel 2040 e 69% nel 2050
Le probabili cause
Quali le probabili cause che possono spiegare questo scenario? Secondo gli esperti la pandemia di Covid-19 potrebbe aver giocato un ruolo centrale nell'aumento dei tassi osservati dopo il 2020. Mentre "l'elevata incidenza della miopia osservata nella popolazione asiatica potrebbe invece spiegare la disparità etnica che è stata rilevata. Inoltre, è stata osservata una correlazione tra la durata dell'istruzione e l'insorgenza della miopia, il che suggerisce che l'implementazione precoce dell'istruzione formale in alcune nazioni dell'Asia orientale potrebbe potenzialmente fungere da elemento contributivo”, hanno commentato gli scienziati
La situazione in Africa
Al contrario, hanno spiegato ancora “le popolazioni africane mostrano una minore prevalenza di miopia, probabilmente attribuita a tassi di alfabetizzazione più bassi e all'inizio ritardato dell'istruzione formale, che si verifica in genere trai sei e gli otto anni per la maggior parte dei bambini"
Cos'è la miopia?
Ma cosa è importante sapere sulla miopia? Come si può leggere sul sito dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù di Roma”, s tratta di un disturbo della vista (vizio di refrazione) “causato dal fatto che i raggi luminosi provenienti dall'ambiente non sono messi a fuoco sulla parte centrale della retina, come dovrebbe accadere, ma anteriormente ad essa”. Questo, riferiscono gli esperti, “è il risultato di uno squilibrio tra il potere del diottro oculare, sistema che permette di vedere le immagini provenienti dal mondo esterno, e la lunghezza del bulbo oculare”
I fattori predisponenti
Per spiegare la miopia va detto che non esistono cause specifiche ma, piuttosto, “fattori predisponenti, il più importante dei quali è la familiarità”. I bambini con uno o entrambi i genitori miopi, infatti, “hanno una maggiore probabilità di sviluppare il disturbo rispetto ai loro coetanei”. Poi, unitamente alla predisposizione genetica, viene ipotizzato “il ruolo di fattori ambientali, il livello di scolarizzazione (associato alla prolungata visione da vicino durante lo studio) e l'ipocorrezione del soggetto miope. In particolare, la scarsità di luce sembrerebbe incidere sul difetto perché una maggiore esposizione alla luce comporta la liberazione di dopamina, un neuromodulatore che inibisce l'allungamento dell'occhio". Infine, "dato che in moltissimi casi la miopia è caratterizzata da un occhio più lungo della media, si può pensare come la scarsità di luce incida sulla comparsa del disturbo"
Il ruolo della scolarizzazione
In relazione invece alla scolarizzazione, tenere libri, oltre che tablet, videogiochi e pc, piuttosto vicini può favorire l'insorgenza della miopia. Abitudini simili, infatti, posso condurre a “regolare” il sistema di focalizzazione dell'occhio su una distanza ravvicinata, come è caratteristico appunto della miopia
Cure e rimedi
La miopia si può curare? Essendo il risultato di particolari caratteristiche anatomiche e funzionali dell'occhio, dicono infine gli esperti del Bambin Gesù, “non può essere curata, ma semplicemente corretta. La correzione si basa sull'utilizzo di lenti negative, cioè occhiali o lenti a contatto, che consentono di mettere a fuoco le immagini sulla retina e, laddove il sistema oculare è normalmente sviluppato, la corretta visione per lontano”. Oggi, tra l’altro, anche grazie allo sviluppo di nuove tecnologie, “è possibile correggere la miopia in maniera definitiva con trattamenti chirurgici specifici”
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- L'allarme degli esperti: lo studio
- La previsione degli studiosi
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- Cos'è la miopia?
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