Insetti e ragni, dove si nascondono in casa: cosa fare e come proteggersi dai rischi

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Il rientro dalle vacanze può riservare sorprese poco gradite, soprattutto quando ci si trova a dover fare i conti con ospiti indesiderati, come insetti e ragni. Le nostre abitazioni, lasciate incustodite durante il periodo estivo, diventano rifugi ideali per questi animali, che trovano riparo nei luoghi più nascosti. Vespe orientalis, calabroni, ragni violino e zanzare sono tra gli intrusi più comuni. Riconoscere i loro nidi e sapere come comportarsi è essenziale per evitare rischi. Ecco tutto ciò che c'è da sapere per proteggere la propria casa e gestire eventuali punture o morsi.

Quello che devi sapere

L’importanza della prevenzione

Un controllo accurato della casa prima della partenza può prevenire sgraditi incontri al ritorno dalle ferie. Come ha sottolineato l'entomologo Gianandrea Accinelli all'Adnkronos, "magari si possono scorgere i primissimi segni di un nido o di un alveare, cui solitamente non facciamo caso, per poi accorgerci dell'insediamento solo una volta tornati perché molto cresciuto in pochi giorni”. Gli insetti scelgono i nostri spazi per la loro tranquillità: dietro i libri, nelle fessure delle finestre e nei luoghi meno accessibili. Insetti e ragni “non amano la nostra presenza e quindi, quando siamo in vacanza, loro ne approfittano”

L’importanza della prevenzione

Come riconoscere il nido e rimuoverlo

Imbattersi in un nido di api, vespe o calabroni al rientro è una situazione che richiede prudenza. Innanzitutto è fondamentale saper distinguere i diversi tipi di nidi: quello delle api è a forma di imbuto, mentre quello delle vespe e dei calabroni è più sferico, e spesso gli insetti entrano dal fondo. Tuttavia, per rimuoverli, è necessario rivolgersi agli specialisti. I calabroni, in particolare, come ha ricordato l’entomologo, “possono essere molto pericolosi”, e per questo è consigliabile “rivolgersi a professionisti come disinfestatori o ai Vigili del Fuoco”. Lo stesso suggerimento vale per le vespe cartonaie, “sono piccole ma la loro puntura è dolorosa”. Se si tratta di api, invece, si può contattare un apicoltore per rimuovere l'alveare in modo sicuro e senza danni per gli insetti

Come riconoscere il nido e rimuoverlo

Ragno violino: attenzione ai morsi

Un altro intruso da cui guardarsi è il ragno violino, sempre più presente nelle case italiane. Al ritorno delle vacanze il rischio è quello di trovarlo “nelle nostre case, nei fondi o nei garage”, ha spiegato il professor Mario Principato, entomologo dell'Università di Perugia e responsabile scientifico del Centro di Ricerca Urania. "Cosa lo ha spinto a cercare riparo nelle nostre abitazioni è ancora in fase di accertamento, ma la cosa sorprendente, oltre all'aumento delle sue presenze, sta nel fatto che il ragno violino nelle case addirittura ormai si riproduce". Nonostante sia un animale schivo e di abitudini notturne, ricorre al morso solo per colpire le sue prede. Di solito il morso non causa problemi particolari, “anzi spesso ci accorgiamo appena della ferita, e il morso è poco doloroso”. Tuttavia, è importante monitorare la zona colpita.
"Se dopo 5 o 6 ore il punto di contatto diventa violaceo, allora è necessario recarsi al Pronto Soccorso”, ha riferito Principato. Il ragno violino è “al contempo molto raro e molto timido, predilige la fuga e morde solo come ultima, estrema possibilità. Non come le vespe, ad esempio, che pungono per difesa”, ha aggiunto Gianandrea Accinelli

Ragno violino: attenzione ai morsi

La vespa orientalis e cabro

Nelle città italiane si sono diffuse negli ultimi anni anche la vespa orientalis, chiamata anche vespa asiatica, e i calabroni (vespe cabro). Spesso si pensa che queste specie siano state importate e non siano originarie delle città italiane, ma questa è solo una verità parziale. La vespa orientalis non è originaria dell'Asia. “Viene chiamata così perché originaria del mediterraneo orientale, e è autoctona in regioni come la Sicilia e la Calabria”. Tuttavia, a causa del riscaldamento globale, sta gradualmente spostandosi verso nord. Anche la cattiva gestione dei rifiuti contribuisce alla sua diffusione, poiché questa vespa è “attratta da sostanze organiche e proteiche, ama la carne e il pesce di cui si nutre proprio nella nostra spazzatura”. Per quanto riguarda invece le vespe cabro, "esse sono più settentrionali, e vivono anche nel nord Europa". Il consiglio in questi casi è fare attenzione in città agli alberi cavi: "Essendo vuoti all'interno, potrebbero ospitare degli insediamenti"

La vespa orientalis e cabro

Le zanzare

Non si possono dimenticare le zanzare, il pericolo più insidioso del periodo post-vacanze. In particolare, la zanzara tigre è un nemico da non sottovalutare. “Sono loro quelle che approfittano davvero delle nostre vacanze per deporre le uova”, ha sottolineato Accinelli. Questi insetti sfruttano i piccoli ristagni d’acqua, come sottovasi o bottigliette abbandonate, per deporre le uova e proliferare rapidamente. Inoltre a settembre, “con le giornate che si accorciano, il caldo-umido ne permette la proliferazione”. È quindi fondamentale eliminare qualsiasi possibile fonte di acqua stagnante per ridurre il rischio di infestazione

Le zanzare