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Non solo Covid, i 10 virus sorvegliati speciali e le 4 fasi di allerta in caso di pandemia

Salute e Benessere
©Getty

A fotografare i virus a maggior rischio, sulla base delle rilevazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, è il nuovo Piano pandemico 2024-2028 

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Sono 10 i virus "sorvegliati speciali" perché indicati dall'Oms come "a maggiore potenziale pandemico". Potrebbero essere la causa di una nuova, futura pandemia. A fotografare i virus a maggior rischio, sulla base delle rilevazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità, è il nuovo Piano pandemico 2024-2028 che, nella sua versione in bozza, identifica anche 4 diversi stadi di allerta ai quali corrispondono misure di risposta graduali. Adenovirus, Coronavirus, Enterovirus, Henipavirus, Orthomyxovirus, Orthopoxvirus, Paramyxovirus, Respirovirus, Rhinovirus e Rubulavirus i virus "sorvegliati speciali". Per vari di questi, ad alto tasso di mortalità, non sono attualmente disponibili vaccini o terapie. (CORONAVIRUS: LE DIRETTE - COVID: CROLLO DEI RICOVERI)

Il piano pandemico

"La realizzazione di un piano per la preparazione e risposta a potenziali pandemie - si legge nella bozza del documento - rappresenta una sfida importante che affonda le sue radici nell'impossibilità di prevedere quando, da che origine e quale tipo di patogeno respiratorio potrà essere responsabile della prossima pandemia". La maggior parte delle classi di microbi, si sottolinea, "può evolversi o essere manipolata in modo da causare un rischio catastrofico per l'uomo, tuttavia, i virus, in particolare quelli a Rna, sono i microrganismi che, possedendo una maggiore capacità di mutabilità genetica, possono evadere più facilmente un farmaco o un vaccino, e hanno una maggiore possibilità di diffusione e patogenicità. Questo rende i virus ad Rna la causa più probabile di una pandemia".

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Le quattro fasi di allerta

Nel piano si identificano, inoltre, quattro fasi per severità di impatto della malattia in caso di patogeno respiratorio a trasmissione aerea e/o droplets, con esempi di raccomandazioni sull'uso di interventi non farmacologici per ciascuno stadio. Nel primo stadio le misure consigliate sono igiene delle mani, tracciamento dei contatti, mascherine per gli individui sintomatici, pulizia di superfici e oggetti, miglioramento qualità aria indoor, isolamento/quarantena di individui sospetti/malati/con infezione, raccomandazioni sui viaggi. Invece, nella seconda fase (definita "Moderata") vanno adottate le stesse misure precedenti e in più evitare eventi di massa o affollamenti e potenziamento del lavoro agile. La terza fase, "Alta", prevede le stesse misure più mascherine o Dpi per popolazione generale e lavoratori, chiusura delle scuole e delle Università, misure per ridurre l'affollamento dei trasporti. Infine, l'ultima fase è definita "Straordinaria": stesse misure precedenti più chiusura dei luoghi di lavoro e restrizioni di viaggio.

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