Le indicazioni del governo in caso di nuova pandemia comprendono il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento, l'utilizzo delle mascherine, fino alla chiusura delle scuole
Sulle basi dell'esperienza maturata con il Covid, il governo ha ipotizzato un nuovo piano in caso di pandemia, che ripercorre quasi fedelmente quello che fu varato dopo l'esplosione dei primi casi nel 2020. Le indicazioni comprendono il lavaggio frequente delle mani, il distanziamento, le mascherine, fino alla chiusura delle scuole. Si chiama “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028” ed è stato trasmesso alle regioni dal governo seguendo anche le indicazioni di organismi internazionali come la stessa Oms.
Dal lockdown ai vaccini
Le pagine del testo, oltre 200, affrontano i diversi aspetti della lotta a un’eventuale nuova pandemia, elencando gli interventi principali, partendo dai test diagnostici, dalla chiusura di attività lavorative non essenziali e delle scuole, o ancora il distanziamento fisico, l’igiene delle mani, l’isolamento, la limitazione degli assembramenti, l'utilizzo delle mascherine, la limitazione degli spostamenti della popolazione, la permanenza in casa, la pulizia di superfici e oggetti e la quarantena. Nel documento si cerca tuttavia di rompere quanto possibile con il passato, limitando nel tempo un'eventuale stato di emergenza: "L’isolamento di intere comunità, ad esempio su base locale, o l’interruzione di alcune attività sociali, come la scuola in presenza, può costituire un mezzo per limitare i contagi e di conseguenza i casi, ma anche l’esperienza del COVID-19 ha mostrato come sia difficilmente sostenibile per lunghi periodi senza conseguenze sia sul benessere della popolazione che sulla sostenibilità economica”. Poi ancora l’importanza dei vaccini è sottolineata: “Avere a disposizione un vaccino specifico per il patogeno responsabile di una pandemia permette di controllare e mitigare l’impatto della stessa, determinando la gravità della malattia e/o riduzione della trasmissione”.